[...] In fondo ognuno è condannato ad aspettare la propria morte nell'isolamento di una gabbia. Anche tu, che cosa credi, con i tuoi vagabondaggi e la tua ossessione di andare lontano e accumulare esperienze, in fondo non fai che trascinati dietro la tua gabbia da un angolo all'altro dello zoo.
A ciascuno la sua prigionia. Un'inferriata ci tiene separati gli uni dagli altri. Se davvero esiste questo solitario uomo delle nevi che vaga fra i monti da mille anni e più, senza sesso e senza coniuge, innato sterile immortale, spensierato, nudo. Allora è lui che passa fra le gabbie e magari se la ride.