@cafeindipendentzia@xarxa.cloud conclusioni basilari: che il sistema capitalista è devastatore e va abbattuto, impossibile riformarlo o mitigarlo attraverso temporanee svolte redistributive ed ecosostenibili; che è impossibile farlo senza attaccare e abbattere, allo stesso tempo, lo stato nazionale e il patriarcato. Che la democrazia liberale rappresentativa ha fatto il suo corso, essendo incompatibile con un sistema economico che ormai procede *di crisi in crisi*. Che ogni sistema fondato sul merito è classista e dobbiamo costruirne uno fondato sui bisogni.
Ricette non ne ho: credo che «il piatto» debba venir fuori dalla prassi rivoluzionaria prima che dalla disquisizione teorica. La cosa che più si avvicina a un dopo desiderabile è, per me, la Carta del contratto sociale del Rojava e ciò che ne è seguito.