«[...] Il collettivo interpellato, dopo un momento di riflessione, si preparò a ciò che era previsto: l’attivazione di un protocollo in caso di abuso sessuale all’interno del loro ambiente, che era quello di un centro sociale, fortemente implicato e radicato nelle lotte locali e non. [...] Si creò un gruppo di appoggio per lei e anche uno per il mio amico. La sopravvivente, l’abusatore e l’intera comunità avrebbero seguito un percorso di riparazione. [...] Il mio amico, come in molti casi in ambienti militanti, era esposto, conosciuto e amato da chiunque, con la capacità di realizzare ambiziose visioni, connettere realtà molto diverse, un’anima dal carisma unico, con responsabilità collettive e personali considerevoli.»
prezioso. su responsabilità collettiva di microaggressioni, violenze e stupro.
https://www.menelique.com/2020/10/07/femminismo-anticarcerario-amicizia-stupro-comunita