L'aria ottobrina di Pisa
profuma di amori malati
sospesi
mai nati,
del dolce vino consumato
sui gradini di marmo,
di nicotina
e di baci furibondi.
Ancora mi chiedo come si riesca
ad amarsi e detestarsi,
pisciare tra i vicoli ridendo di gusto
e dirigere un'orchestra di bottiglie rotte.
Non รจ facile.
Mi inebrio
dell'erba che cresce sui campanili,
dei calci alle saracinesche,
delle fiamme sul fondo degli occhi,
senza senso o direzione.