Oggi, nel settore informatico, è considerato normale avere una distinzione tra chi decide e chi lavora. Allo stesso modo si dà per scontato che chi decide abbia diritto ad uno stipendio molto maggiore.
Non deve essere per forza così nemmeno nel nostro settore: negli ultimi anni anche nell'IT stanno fiorendo numerose imprese collettive, sia in Italia che all'estero. Queste aziende approcciano la produzione software in maniera totalmente nuova. Niente più intermediari e capi ma coordinatori eletti democraticamente da chi lavora per gestire le incombenze gestionali e burocratiche necessarie per lasciare ai tecnici la libertà di lavorare in maniera efficiente su ciò che sanno fare meglio.
Non solo democrazia, ma anche distribuzione equa dei profitti. Niente super-compensi per i manager e spiccioli ai tech worker.