Secondo voi é giusto parlare di "dinamiche da corporativismo" di alcuni centri sociali?
Con quello di dove abito io, non sono mai riuscito (negli anni) a sentirmi coinvolto o a mio agio (quella strana sensazione di sentirsi sempre come un estraneo, come uno che si guarda sempre con la coda dell'occhio)... ho sempre pensato che fosse mio il problema, che fossero mie paranoie (e in parte forse é così).
Poi qualche settimana fa mi é capitato di leggere la storia di Lollo e Simo ( https://riss.noblogs.org/?fbclid=IwAR2e_iN3_1AZsFoeTFa3J1wgF7q2jzJVmMWmCWXsZHhM0C2uhulLy2PpBeE ) e alcune parole lì scritte mi hanno fatto riflettere. Va detto che non conosco la dinamica nella sua interezza, per ciò non esprimo giudizio, ma solo riflessione.