Quell'attività che per la maggior parte di noi è totale tempo vuoto, ma che occupa metà delle nostre ore di veglia (se tutto va bene)? Che ci rovina non solo le giornate ma, a quanto pare, anche il modo in cui vediamo l'avanzare del nostro tempo?
Personalmente, se riguardo agli ultimi vent'anni circa, ricordo in modo nitido vacanze e compleanni e scritture e baci e persino i giorni in cui mi sono ammalato, quando ho vissuto qualcosa come una sconfitta o i dolori di un litigio o una perdita: cose belle o brutte che sono comunque vive. E poi c'è quella cosa strisciante e soffocante che si ripete sempre uguale a sé stessa, grigiume senza alcun senso se non quello di darti da campare, con l'idea che anche il diritto di vivere debba essere guadagnato.