Cento cinquant’anni fa venne proclamata la Comune di Parigi. Per la prima volta nella storia il proletariato si mise alla testa di una rivoluzione sociale per costruire un modo di produzione, una società, una civiltà diversi. Molti furono gli errori compiuti. La Banca di Parigi non fu nazionalizzata, Versailles non fu presa, il governo provvisorio non fu abbattuto. Questi errori costarono circa 20mila morti e 40mila prigionieri. Se conserva gli artigli, la borghesia sa sempre come vendicarsi. Ciononostante l’assalto al cielo dei lavoratori di Parigi rimase a lungo un esempio insuperabile di sforzo collettivo per spazzare via il marciume di questo mondo. Per questo oggi è fondamentale ricordarlo. Non come nostalgica ricorrenza. Ma come spunto e sprone per nuove lotte. Per un nuovo assalto al cielo.
Viva la Comune!