La butto lì: nei giorni scorsi mi è capitato di fare un lavoro per dei tizi che avevano bisogno di alcune macchine winzoz minimali per farci girare un software scritto in visual basic a fine anni 90 per testare delle sonde industriali. Insomma un compito che potrebbe essere svolto, che so, in C su di un hardware molto più leggero. E invece questi hanno preso due computer da ufficio perchè dovevano virtualizzare un XP per farci girare il loro codice vecchio di 25 anni. Al di là della totale demenza in termi tecnici della faccenda (perchè l'industria innova, signora mia), il punto è: questo modo di lavorare ha un impatto ambientale enorme in quanto costringe ad usare più hardware di quanto ne serva. Esistono degli studi in merito all'impatto ambientale del codice sviluppato da idioti?