[...]La malattia è un segnale che il corpo ci manda per avvisarci che qualcosa non va. Ma la società del lavoro non lo ammette. Dice «Prenditi una medicina e vai a lavorare. Non c’è tempo di ammalarsi. Non te lo puoi permettere». La nostra economia funziona allo stesso modo. Non può permettersi di ammalarsi. Non può permettersi di fermarsi ad ascoltare il corpo sociale e la Terra, che ancora non viene concepita come un essere vivente ma come un enorme e inerte minerale da cui attingere tutto ciò di cui si ha bisogno (e dove infine scaricare gli scarti immondi e non più utilizzabili).