In Italia e nel mondo, il proibizionismo è funzionale a garantire l'enorme business del traffico illegale di droghe che, oltre ai trafficanti veri e propri, coinvolge settori più o meno corrotti delle forze di polizia antidroga e i fiancheggiatori politici che, sulla base false ragioni etiche, garantiscono l'emanazione o il perdurare di una legislazione proibizionista.
Il risultato è proprio questo: il business procede indisturbato, protetto da un rodato sistema di copertura, mentre l'auto-produzione viene perseguita in modo capillare ed implacabile.