La politica del rock, in Inghilterra, in America o in qualsiasi altro posto, è che un bel po’ di ragazzi vogliono farsi elettrizzare a morte dalla propulsione più rovente che riescono a trovare, per una sera che possono fingere che equivalga a tutto il resto della loro vita e, anche se il giorno dopo torneranno a lavorare nei negozi o alla noia del sussidio di disoccupazione o alla depressione dei programmi tv americani nel salotto dei genitori, niente può cancellare la realtà di quella sera passata tra le fiamme rinvigorenti, in cui una volta tanto, o forse l’unica volta della tua vita, sei stato catapultato a suon di musica fuori da te stesso e dalla monotonia che caratterizza la maggior parte delle vite ovunque e in qualsiasi epoca.
Lester Bangs