“Se i punk gridavano “no future”, i raver sono andati oltre il futuro. Non è più il tempo delle provocazioni nichiliste nel tentativo di combattere da un’altra angolazione il capitalismo, per i raver la catastrofe è già avvenuta. Inutile lottare per cambiare la società, molto meglio trovare delle zone temporaneamente autonome dove sperimentare una vita libera dopo l’apocalisse. Sovrastimolati da sostanze psichedeliche e da interminabili danze sciamaniche, i raver hanno anticipato di due decenni ciò che è diventata l’attuale realtà: la morte della politica e la fine del mondo come lo conoscevamo prima”.