Niente. Tutte le occupazioni di spazi avvengono nella zona cerchiata. Su una città piena di luoghi vuoti fra pubblico e privato c'è questo magnetismo inspiegabile che attrae tutte le rivendicazioni lì. È mai stata presa in considerazione l'idea di occupare uno spazio in una zona che sta per essere sottoposta a fortissime speculazioni e a devastanti modifiche che cambieranno radicalmente la vita della sua comunità? A volte ho l'impressione che occupare senza rispondere alle emergenze localizzate della città sia una rivendicazione solo personale/gruppale. Poi ci si stupisce se la gente (di cui faccio parte e che vive bene o male la città) non capisce. A volte sembrano occupazioni fortemente identitarie e poco sociali/zzanti