Sull'etica dei wargame ci sarebbe da scrivere molto.
Nella maggior parte dei casi ritengo che siano neutri. Sono simulazioni storiche, generalmente viste da una prospettiva distante, spesso una pagina di riassunto non necessaria per lo svolgimento.
Eppure una volta qualcosa è successo. Io e mio fratello stavamo giocando a Okinawa, un board dell'International Team, in cui i giapponesi devono resistere all'invasione USA per un certo tempo, però non possono vincere. A un certo punto, verso la fine della partita (il gioco è stranamente bilanciato, pur essendo d'epoca) ci si rende conto dell'inutilità del conflitto: lo spreco di vite degli attacchi kamikaze, il combattere a oltranza anche quando tutto ormai è perduto.
Nonostante fossero solo pedine di cartone, ci mise addosso una certa uggia.
https://boardgamegeek.com/boardgame/6086/okinawa-bloodiest-battle-pacific-ocean