L’accesso all’aborto sicuro, infatti, è una questione razziale e di classe. Lo è in Italia, dove in molti casi ad abortire clandestinamente sono donne senza documenti che temono di essere schedate e rimpatriate se si recano in ospedale. Se verranno scoperte, infatti, ora che il reato è stato depenalizzato ed è diventato un illecito amministrativo, dovranno pagare una sanzione che arriva fino a 10mila euro. Ma ora lo è soprattutto negli Stati Uniti, dove è noto da tempo che l’illegalità dell’aborto colpirà in particolare le donne nere, indigene e latine, che avranno maggiori difficoltà a spostarsi in Stati in cui l’interruzione di gravidanza sarà ancora consentita
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