Ballerino è il nome del treno Palermo-Francoforte, quello della strage di Bologna del 1980, poco più di un mese prima dell’uscita dell’album Dalla: Balla balla ballerino è il racconto onirico del fatto, il testo ne ricalca perfettamente l’avventura in forma fiabesca, il treno stacca un aereo in cielo, è un ballerino, e dunque balla, balla sui violenti, sul male, balla (dunque viaggia) per sempre, spazia nel tempo, per monti e per mari. Dalla trasforma l’immagine di una strage fascista nell’immagine commossa di un treno che si fa umano – perché popolato da uomini che con lo sguardo oltre il finestrino possono fermare l’orrore del reale – e che viene esortato a non fermarsi mai, persino a divertirsi, a giocare, a volare alto, come se l’autore invitasse il mondo ad aprirsi in un volo che lasci a terra il dolore.
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