quello che leggo come fallimento relazionale pure di quest'anno: le ferie obbligate trascorse prevalentemente in casa dei miei, con loro, e ok che provo a preparare un paio di concorsi però non è possibile che - al di là di persone che tornano altrove e alla cui dinamica son fin troppo abituata - làtiti una certa continuità affettiva qui dove son nata e cresciuta.
ho fatto una fatica immonda fino a ora, nelle relazioni di qualunque natura, e temo solo peggio (di così) per gli anni a venire. nonostante tutto, col catso che torno alla minestra riscaldata delle presunte amicizie autoctone - ho impiegato trent'anni a disfarmene e riesumarle sì che sarebbe una regressione.