Quando sono sensibile come carta sull'acqua
piango presto, per tante cose:
i vecchietti ingobbiti che camminano ricurvi,
le coppie di vecchietti mano per mano da una vita,
i cagnolini spaventati dalla folla, con la coda tra le gambe,
le persone che ho lasciato indietro, mio malgrado,
le piume degli uccelli morti sull'asfalto,
la durezza della mia città natale, di roccia spessa e soffocante,
le porte murate,
le coperte per strada a mo' di alcova,
il vuoto nel cuore della mia generazione,
i bambini interiori di tutti,
un salvifico bacio come dopo l'apnea,
i rami secchi al vento,
la solitudine collettiva,
il dolore del mondo intero
che è anche il mio dolore.
[ https://burroponyscatoloni.wordpress.com/2022/09/30/il-dolore-del-mondo/ ]