In molti documenti, utilizzando un linguaggio che richiama quanto in Italia stava venendo alla luce in quegli anni, la Controguerriglia turca viene chiamata "Gladio turca". In questi giorni in cui il Kurdistan è sottoposto a pesanti bombardamenti in seguito all'attentato di Istanbul, che il governo di Ankara ha arbitrariamente attribuito al Pkk, la cosa suona alquanto sinistra, anche se illuminante. Da sottolineare anche che, già nei primi anni Novanta, alcuni documenti testimoniano il ruolo di primo piano che le donne ricoprivano nel movimento di liberazione kurdo.
Nell'immagine, la denuncia di una delle azioni della Controguerriglia turca, che impiega armi chimiche e mutila i corpi dei caduti. Fu postata su Ecn, assieme ad altri aggiornamenti su quanto avveniva in quella terra, alle 16:44 di giovedì 10 giugno 1993. 2/2