(...)
Oltre alle violazioni di base della privacy, sono state espresse preoccupazioni legate alla possibilità di utilizzare queste informazioni per aumentare la disinformazione, come ad esempio il condividere notizie false solo a persone che hanno partecipato a determinate manifestazioni poiché più facilmente influenzabili.
Infine, nonostante i grossi investimenti dei diversi partiti per la raccolta di questi dati, non è ancora chiaro se e quanto la pratica sia efficace o se sia soltanto uno spreco di denaro.