"Nothing to Hide" è diviso in quattro capitoli:
Il peccato originale di Internet;
Il compromesso del "niente da nascondere";
Il nuovo leviatano;
Meno intimità per maggiore sicurezza.
Di assoluto interesse la ricostruzione storica del contesto in cui, dopo il crash speculativo della New Economy, si è iniziato a costruire il “panopticon digitale”, ovvero l'ambiente interattivo con le piattaforme e i social network, come lo conosciamo oggi.