Tra chi richiama la necessità di leggere la realtà con "spirito critico" e di allontanarsi dalle interpretazioni "mainstream", molti confondono questo sano esercizio con la negazione dei vincoli del reale. L'interpretazione critica si riduce all'invenzione di universi paralleli sostenuti da un utilizzo imperante del condizionale. Parte del problema è senza dubbio l'erosione di una coscienza storica, che è coscienza dei contesti, dei cambiamenti e della continuità. Opporsi alla realtà negandola è esercizio semplice, trovare strade nei confini delle trasformazioni possibili,tra i cespugli di rovi delle responsabilità e dei vincoli è molto più difficile. Questi confini non sono facilmente definibili, è vero, e coraggio e volontà possono aiutare ad avventurarsi in percorsi meno ovvi ma possibili. E tuttavia restano dei limiti.