Comunque l'editoria scientifico-accademica italiana dovrebbe darsi una bella regolata. Le uniche fonti cui non riesco ad accedere sono INVARIABILMENTE quelle pubblicate su riviste italiane. Roba come Torrossa, Riviste Web o Franco Angeli paiono Fort Knox manco ci fossero dentro i rotoli del Mar Morto. Le condizioni devono essere così tremende che spesso neanche i grandi atenei si abbonano e manco SciHub li riesce a bucare. Ci potrebbero pubblicare i contenuti dell'Area 51 e nessuno se ne accorgerebbe.
Strano che poi si pubblichi in inglese, chi mai potrebbe aspettarselo.