Ad Arequipa, forse la situazione più grave: qui la repressione della polizia ha provocato un morto e una ventina di feriti. I manifestanti avevano cercato di bloccare l’aeroporto come forma di protesta.
Con questa ultima vittima, sono oltre 50 le vittime della repressione di #DinaAsesina dal 7 dicembre, giorno in cui è stato deposto Castillo e la sua ex vicepresidente ha assunto la presidenza tradendo chi l'aveva votata e vendendosi alla destra del Congresso golpista.
Tantissimi anche i blocchi stradali nonostante lo stato d'emergenza che li vieta: al culmine della protesta sono stati segnalati 143 blocchi attivi e 19 le regioni interessate.