Ignobili e vergognose come sempre le parole della presidente Dina Boluarte, sempre più odiata, che ha criminalizzato la protesta e accusato i manifestanti delle violenze e di essere pagati per protestare. Ieri sera il governo ha inoltre esteso lo stato d’emergenza per 30 giorni alle regioni di Amazonas, Tacna e La Libertad.
Nessuna pietà nemmeno per i giornalisti: la Asociación Nacional de Periodistas ha denunciato 16 attacchi a giornalisti che documentavano la protesta, 12 sono avvenuti a Lima e 4 ad Arequipa.
La popolazione rimane mobilitata perché ancora una volta la presidente ha dichiarato di non voler rinunciare alla presidenza, decisione che provocherà certamente altre violenze da parte delle forze armate per difendere queste istituzioni impopolari, corrotte, illegittime e violente.