Per gli/le appassionat* del genere, qui il testo completo di "Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma", di Giggi Zanazzo (1908), piccole istantanee di una Roma che non c'è più.
Tipo quando oggi ci chiediamo perché i giovani di oggi hanno questa fascinazione per il mondo della criminalità e della violenza (dove andremo mai a finire signora mia?), teniamo a mente che ancora nell'ottocento le ragazze regalavano ai propri fidanzati un cortello col proprio nome inciso sulla lama. Non solo: erano proprio i genitori di lei a consigliarle di frequentare solo gente che aveva avuto a che fare con la giustizia, fattore che denotava coraggio e onore.
Questa e altre storielle nel testo linkato quassotto
https://www.romasegreta.it/roma-nella-letteratura/zanazzo-giggi/usi-costumi-e-pregiudizi-del-popolo-di-roma/usi-costumi-credenze-leggende-e-pregiudizi-del-popolo-di-roma.html