Nei film finlandesi la Finlandia è sempre rappresentata come un luogo perso, immobile in un momento indefinito nel tempo della seconda metà del ventesimo secolo, un luogo pieno di disagio e di pochissime parole. Non so se corrisponda al vero ma mi fa venire voglia di andarci.
(appena visto "The Woodcutter story" di Myllylahti)