Decine e decine di colloqui fra gli avvocati difensori e i loro assistiti – scambi per lo più neutrali e tecnici – registrati e trascritti. Dovevano essere distrutti, invece, sono finiti nei cosiddetti brogliacci (le trascrizioni delle forze dell’ordine) dei fascicoli della procura di Torino per il maxi processo sul centro sociale Askatasuna. «Centinaia di telefonate» trascritte «pur essendo, in base alla normativa, vietato». Lo hanno rivelato i legali degli imputati, comunicandolo al Tribunale del capoluogo piemontese.
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