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#depistaggi

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il punto non è se sei paranoico… il punto è se sei abbastanza paranoico (“strange days”, 1995) / differx. 2025 (aprile)

sì: sarò paranoico ma certo – mettendo i fatti in fila – non è che ci si senta proprio al settimo cielo della sicurezza personale e collettiva, per non parlare della produzione di senso, individuale e di gruppo. l’obiettivo, ricordiamocelo, non è solo l’auspicato rovesciamento dello stato di cose presente, ma anche – e sempre – la costruzione di situazioni qui e ora. la costruzione e condivisione di senso.
e: le istituzioni sono i nemici frontali delle situazioni. si comincia (o si continua) a doverle rifiutare tutte. o qualcosa del genere.
ecco insomma la fila dei fatti, incompleta, per mia distrazione, sicuramente :

  • il (p)residente della repubblica delle banane firma e dunque vara (è complice del varo di) un decreto “sicurezza” che in pratica istituisce lo stato di polizia, e dà ancora maggiori protezioni a quelle stesse forze neofasciste e repressive che – più o meno pilotate dai servizi segreti statunitensi – negli scorsi settant’anni hanno commesso in Italia un gran numero di ormai notissimi crimini, esecuzioni, stragi, depistaggi, accordi con le mafie eccetera; e che – soprattutto con Genova 2001 – si sono riprese pienamente il campo squadristico storico, ‘arricchito’ dalle esperienze della macelleria delle dittature sudamericane;
  • la medesima repubblica delle medesime banane non solo intrattiene ottimi rapporti (anche economici e militari) con israele e con la sua natura e prassi genocida e razzista, ma attua energicamente il razzismo e la deportazione anche in casa propria (cpr, lager in Albania, permanenza della legge Bossi Fini eccetera);
  • la compagine neofascista del goveno della stessa repubblica delle stesse banane ha da tempo occupato e blindato posti chiave nell’informazione e distribuzione dell’informazione generalista (per non parlare dell’editoria, della distribuzione e di canali video non ‘pubblici’: proprietà diretta del defunto referente politico della mafia celebrato con funerali di Stato due anni fa);
  • la detta compagine si avvia a completare il piano piduista di Gelli, sottomettendo la gestione della giustizia alle esigenze del governo e dei suoi padrini e padroni criminali; così come si avvierà presto a finire di smantellare sanità e scuola pubbliche, per ulteriormente accentuare la natura classista delle opportunità effettive di accesso a salute e istruzione;
  • in tutto questo, la sinistra istituzionale, segnatamente il PD, è incerto se oscilli più tra cretinismo e connivenza, o tra connivenza lassista e connivenza attivamente complice;
  • il caso Paragon, il software usato da forze (non identificate) dello Stato per spiare giornalisti, attivisti e altri individui, ri-chiarisce perfettamente, se ce ne fosse bisogno, che le istituzioni – tutte – non si sono mai fatte né si fanno tutt’ora il minimo scrupolo di ricorrere a mezzi illegali e invasivi per spiare i cittadini, non importa se coinvolti in attività politiche o meno; (le stesse tecnologie che permettono lo spionaggio – e magari il furto e la vendita di dati sensibili – permettono anche, si può immaginare, la fabbricazione di false prove e accuse contro chiunque);
  • Meta fa attivamente shadowbanning e boicottaggio di post e account filopalestinesi sia su facebook che su instagram, nonostante soprattutto instagram sia una fonte ricchissima di informazioni che riescono – a valanghe: per pressione quantitativa – a sfuggire ai filtri e a trasmettere in diretta il genocidio che israele commette ai danni di Palestinesi;
  • Meta ti obbliga alla sua IA, installata su whatsapp, e non è ancora chiaro se e come ci sarà una possibilità di opt-out, né quanto e come (e con quali garanzie e chiarezza) sarà o già ora è possibile tener fuori il naso di Zucko dalle nostre conversazioni private, le nostre foto, i video, gli appunti, le opinioni, insomma dai sacrosanti cazzi nostri;
  • Google e Microsoft hanno fornito e forniscono tecnologie di IA e supporto cloud alle forze israeliane per il massacro dei Palestinesi; sono gli stessi Google e Microsoft che ospitano e gestiscono percentuali spaventose di materiali e informazioni dai e sui cittadini di (praticamente) tutto il mondo; per non parlare di Meta, daccapo; in quali mani siamo?

[continua]
[forse]

aggiornamenti 15-16-17 aprile:

(1) Sigfrido Ranucci, nel silenzio generale, denuncia che una nuova circolare Rai impone la tracciabilità di tutto il materiale video, comprese le interviste con fonti anonime. Tutto dovrà essere caricato su una piattaforma interna dell’azienda, accessibile e monitorabile: “Si tratta di materiale sensibile: ci sono colloqui con fonti anonime, immagini che fanno parte del lavoro investigativo. Tracciarli significa compromettere la fiducia, esporre chi parla e limitare chi indaga […] . Per esempio, chi ha documentato tutte le inchieste legate al famoso incontro all’autogrill tra Renzi e Mancini, oggi è obbligato a fornire tutto il materiale girato, qualora la RAI, o chi per essa, lo richieda. Io credo che si stia chiudendo un cerchio, e che diventerà impossibile fare giornalismo d’inchiesta”.

Diciamo semplicemente che è un altro colpo alla democrazia in Italia.

(2) Perfino peggio: https://x.com/Marco49922370/status/1912056981973602350

(3) aggiornamento 17 aprile: articolo di Marco Schiaffino, per Radio Popolare, sullo schifo del controllo globale (e delle deportazioni) in USA [pdf]

"La matrice #neofascista della #strage è stata accertata nei #processi e sono venute alla luce coperture e ignobili #depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato. La ricerca della #verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso. E’ in gioco la credibilità delle #istituzioni democratiche".

#Mattarella #PdR #Presidente #Quirinale #Bologna #2agosto #2agosto1980 #stazione

quirinale.it/elementi/93812

Strage Bologna 2 agosto 1980

«
Quella di Bologna rispetto alle precedenti fu una strage anomala, perché avvenne in una situazione politica ampiamente stabilizzata, tale da tranquillizzare gli alleati del nostro paese; perciò la strage assume la caratteristica di un tentativo di cancellare dalla città, dall'attenzione della stampa, dal dibattito politico, dall'opera dei magistrati la strage di Ustica. Perché proprio Bologna è presto detto. Innanzitutto perché a Bologna risiedevano gran parte dei familiari delle vittime di Ustica, che dovevano essere zittiti con una strage di enormi proporzioni in città. In secondo luogo perché il Sismi poteva contare sull'appoggio di importanti magistrati alla Procura della repubblica. Infine, la interpretazione in chiave politica, di attacco alla roccaforte del Pci, sarebbe essa stessa stata un depistaggio sui reali obiettivi, scaricando sulla manovalanza fascista, ampiamente infiltrata dal Sismi, le responsabilità. Come era facilmente prevedibile, il Pci abboccò immediatamente … rizomatica.org/display/647fed6

rizomatica.orgStrage Bologna 2 agosto 1980« Quella di Bologna rispetto alle precedenti fu una strage anomala, perché avvenne in una situazione politica ampiamente stabilizzata, tale da tranquillizz...
#nato#p2#strage

Di , di servizi "deviati" e di come i media continuino a perpetrare i . Lo diciamo da sempre e ormai è comprovato "La strategia delle stragi è stata concepita e realizzata dai vertici dei servizi segreti a disposizione dello Stato italiano"
staffetta.noblogs.org/post/202

StaffettaMa quali servizi deviati? Chi è Umberto Federico D’Amato, l’organizzatore della strage di Bologna – StaffettaBy staffetta