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#stragedistato

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salvatore borsellino: familiari delle vittime inascoltati. la deriva di regime è evidente

5 aprile 2025

È stato ieri approvato dal consiglio dei ministri quell’attentato ai principi della nostra Costituzione noto come “Decreto Sicurezza”.

È una cosa di una gravità estrema, è un decreto e quindi entra immediatamente in vigore dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si esclude anche il Parlamento, anche se dovrà da questo essere approvato entro sessanta giorni, e purtroppo mi risulta che sia stato già controfirmato dal Presidente della Repubblica.

Il presidente del Senato, al quale ci eravamo rivolti, ha rifiutato di ascoltare l’associazione dei familiari delle vittime che dell’operato dei servizi sono state le prime vittime e purtroppo anche il successivo appello alla presidenza della repubblica è rimasto senza risposta.

Quello che fino ad oggi hanno fatto questi servizi, come l’istigazione e la partecipazione alle stragi, sarà oggi coperto dalla legge.

Dovranno risponderne solo al capo del governo.

È peggio dell’Ovra e del ventennio fascista.

Questo stesso presidente del consiglio, a cui viene data la facoltà anche di autorizzare componenti dei servizi a guidare associazioni terroristiche e commettere omicidi, ha detto che il provvedimento è stato emanato come decreto e non discusso in parlamento per questioni di urgenza e per rispondere alle aspettative dei cittadini.

Ma quei cittadini che sono stati colpiti non solo come cittadini di questo stato ma anche nei propri affetti, i rappresentati delle associazioni dei familiari di vittime di stragi e di assassini non sono stati neppure ascoltati, nonostante avessero chiesto di esserlo, sia dalle commissioni parlamentari sia dal Presidente della Repubblica.

Mi vergogno di essere cittadino di uno stato guidato da un sistema di potere che si sta rivelando peggiore del regime fascista.

Non ne ho le prove e nessuna sentenza lo ha finora mai affermato con sicurezza, ma sono fermamente convinto che questi servizi a cui viene oggi data, per legge, la facoltà di delinquere e di uccidere, sono quelli che hanno partecipato alla preparazione e all’esecuzione delle stragi di Via D’Amelio e di Capaci, e non soltanto di quelle.

E credo anche che mio fratello, negli ultimi giorni della sua vita se ne fosse reso conto e per questo sia stata affrettata l’esecuzione di quella strage e sia stata sottratta la sua agenda.

Salvatore Borsellino

*

(grazie a Ilaria Giovinazzo per la condivisione di questo testo, reperibile anche ai link che seguono)

Questo decreto consente alle attività di rispondere direttamente al governo, finora sottoposte al giudizio della magistratura invece adesso saranno autorizzate dopo un omicidio a risponderne solo a capo del Governo. Questo è inammissibile. Per i motivi spiegati, nonostante la legge sia passata alla Camera, abbiamo chiesto di essere sentiti al Senato” (https://www.notizie.com/2025/03/08/ddl-sicurezza-la-denuncia-di-salvatore-borsellino-familiari-delle-vittime-di-mafia-esclusi-dal-dibattito/)

https://www.19luglio1992.com/salvatore-borsellino-ddl-sicurezza-mi-vergogno-di-essere-cittadino-di-questo-stato/

https://wordnews.it/2025/04/05/decreto-sicurezza-la-denuncia-un-attentato-alla-costituzione/

https://www.micromega.net/approvato-il-decreto-sicurezza-salvatore-borsellino-e-peggio-dellovra-e-del-ventennio

https://cavalierenews.it/attualita/28101/salvatore-borsellino,-approvazione-decreto-sicurezza-un-attentato-alla-costituzione-video.html

https://www.liberainformazione.org/2025/04/04/il-decreto-sicurezza-un-attentato-ai-principi-della-nostra-costituzione/

PIAZZA FONTANA, la strage di Stato e il filo nero della Storia. Incontro a Forlì il 12 dicembre

GIOVEDÌ 12 DICEMBRE DALLE ORE 19.15
presso Circolo Arci Asyoli, Corso Garibaldi 280, Forlì

* Buffet vegan
* Esposizione della mostra “Piazza Fontana, sappiamo chi è Stato!”
* Proiezione dei documenti video:
— “Falsi miti su Piazza Fontana e la strategia della tensione” (dalle idee confuse sulla responsabilità ai miti dei “servizi deviati” e dei “golpe da operetta”)
— “La notte che Pinelli” (testimonianza dell’anarchico Valitutti, presente nella questura milanese quando Pinelli fu ucciso la notte del 15 dicembre 1969)
* Dibattito aperto sulle analogie con i tempi attuali
Troverai anche un banchetto con materiale informativo.

Collettivo Samara – samara@inventati.org

PIAZZA FONTANA, la strage di Stato e il filo nero della Storia. Incontro a Forlì il 12 dicembre

Riceviamo e diffondiamo questa iniziativa che si terrà a Forlì giovedì 12 dicembre e il testo che l'accompagna.

GIOVEDÌ 12 DICEMBRE DALLE ORE 19.15
presso Circolo Arci Asyoli, Corso Garibaldi 280, Forlì

* Buffet vegan
* Esposizione de

piccolifuochivagabondi.noblogs

piccolifuochivagabondi.noblogs.orgPIAZZA FONTANA, la strage di Stato e il filo nero della Storia. Incontro a Forlì il 12 dicembre – Piccoli Fuochi Vagabondi

| Domenica mattina la piazza di Mestre dedicata al Partigiano Erminio Ferretto, si è riempita di rabbia e di emozione per ricordare le vittime della “strage di Cutro”, paesino della costa calabrese che pochi giorni fa ha visto morire, impotente, oltre 80 migranti affogati a pochi metri dalla spiaggia. Una strage, non una tragedia, frutto delle politiche migratorie criminali di questo governo e dei precedenti che, senza distinzione di colore - dai “rossi” ravanello, passando per i gialli, i verdi e ora i neri - hanno come priorità la cosiddetta sicurezza dei confini prima della vita delle persone. Scelte, decisioni che provocano morti, non tragedie appunto, ma stragi. Di Stato.

—> camminardomandando.blogspot.co

camminardomandando.blogspot.comNon dovevano morire, ma per qualcuno erano vite non degne di essere salvateDomenica la piazza di Mestre si è riempita di rabbia e di emozione per ricordare le vittime della “strage di Cutro"

... era il , ore 16:37. Una bomba fascista a Milano, nella filiale di della Banca Nazionale dell'Agricoltura, uccideva 17 persone e ne feriva 88. È la madre di tutte le stragi compiute durante gli anni della strategia della tensione. Una strage di stato che ha portato alla morte Giuseppe , un anarchico innocente scaraventato dal 4° piano della questura, e alla persecuzione di un altro anarchico innocente: Pietro . Fu la prima di una lunga serie di stragi fascisteche insanguinarono l'Italia.