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La Relatrice speciale delle Nazioni Unite per la situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi chiede all'organizzazione di pubblicare “senza indugio” un elenco aggiornato delle società che fanno affari con gli insediamenti israeliani.
La relatrice, Francesca Albanese, ha pubblicato un feroce rapporto di valutazione della situazione in Cisgiordania in cui propone il dispiegamento di una “presenza protettiva” internazionale nell'area per contrastare la violenza contro i palestinesi.
Albanese è stata nominata ad aprile di quest'anno e questo è il suo primo rapporto. Il database che chiede di aggiornare è stato pubblicato per la prima volta nel febbraio 2020, a seguito di una risoluzione del Consiglio di sicurezza di 4 anni prima, e includeva 112 società che probabilmente mantengono ancora legami con gli insediamenti. ⬇2

Delle imprese incluse nell'elenco originale, 94 erano israeliane e 18 erano attive in altri 6 paesi.
Il documento non impone sanzioni o il boicottaggio delle imprese in esso incluse, ma funge da banca dati pubblica trasparente.

Nel rapporto che ha presentato al Consiglio delle Nazioni Unite, Albanese invita gli Stati membri delle Nazioni Unite a condannare “l'occupazione coloniale dei coloni” e la violazione del diritto all'autodeterminazione dei palestinesi. “Le violazioni descritte nell'attuale rapporto rivelano la natura dell'occupazione di Israele”, scrive Albanese, “che impiega deliberata appropriazione di terre, segregazione e un regime di soffocante oppressione progettato per impedire al popolo palestinese di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione”. ⬇3

Chiede un'indagine indipendente su tutte le violazioni dei diritti umani e sulla legislazione nei territori, compresi quelli che possono equivalere a “potenziali crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini di aggressione commessi nel territorio palestinese occupato”.
La risoluzione 2334 delle Nazioni Unite, in base alla quale è stato pubblicato l'elenco delle imprese coinvolte negli insediamenti, è stata approvata dal consiglio di sicurezza nel 2016.
La risoluzione 2334 delle Nazioni Unite, in base alla quale è stato pubblicato l'elenco delle imprese coinvolte negli insediamenti, è stata approvata dal consiglio di sicurezza nel 2016. ⬇4

MAU

Nell'elenco del 2020 comparivano marchi internazionali come
@airbnb ,
@bookingcom e , nonché Leumi Bank, Hapoalim Bank, Bezeq, Cellcom, Dor Alon, Delek Group, Jerusalem Bank, Café Café, Delta, Egged, Hot Mobile, Discount Bank, Kavim, Mekorot, Na'aman, Paz, Pelephone, Shufersal, Sonol, Yes, Bezeq International,
, Africa Israel, , Ahava, Amisragas, Angel Bakeries e Arison Investments." 5🔚

Il report:
un.org/unispal/wp-content/uplo