La scorsa domenica una partita tra studenti del liceo Virgilio e del liceo Kennedy a Magliana è finita con la caccia agli antifascisti scatenata dai militanti del Blocco Studentesco. Minacce con catene, bastoni e anche una pistola scacciacani.

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Oggi alle 14 nell’aula magna dello storico liceo Virgilio di Roma cominceranno a sfilare, per essere interrogati dal consiglio disciplinare, i 286 studenti e studentesse che la dirigenza dell’istituto ha individuato come responsabili dell’occupazione dello scorso dicembre. Di questi 239 sono minorenni e saranno accompagnati dai genitori. Comincia quindi il «grande processo collettivo» agli occupanti: centinaia di consigli disciplinari per gruppetti di due o tre studenti, una manciata di minuti a volta.
osservatoriorepressione.info/r

Secondo Jonathan Crickx, capo delle comunicazioni dell’Unicef Palestina “a Gaza 19mila bambini sono rimasti orfani o sono soli, senza alcun adulto che si prenda cura di loro”. Per l’Oms la popolazione nella Striscia “sta morendo di fame”.

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A Gaza le donne e le ragazze sono costrette a ricorrere a metodi poco sicuri per gestire le mestruazioni, in un contesto di grave carenza di prodotti igienici, tra cui gli assorbenti: «ActionAid ha appreso che alcune donne sfollate che vivono a Rafah tagliano piccoli pezzi dalle tende su cui fanno affidamento per ripararsi dal freddo e dalla pioggia per usarli come sostituti degli assorbenti, rischiando però di contrarre infezioni. La mancanza d’acqua rende quasi impossibile una corretta igiene: diverse donne ci hanno raccontato di essere rimaste per settimane senza fare la doccia», scrive l’ong in una nota.
globalist.it/world/2024/01/18/

Viene evidenziato il disumano trattamento soprattutto all’interno del campo militare di Sde Teman, situato tra Beersheba e Gaza, è stato trasformato in una prigione simile a Guantánamo. Dal 7 di ottobre due prigionieri all’interno di questo centro sono recentemente deceduti a causa di gravi torture, uno dei due corpi si è potuto appurare avesse anche un piede amputato. Le documentazioni riportano gli abusi inflitti ai palestinesi da parte dello Shin Bet e dai militari israeliani, tra queste compaiono detenzioni all’interno di gabbie di ferro privati di abiti, bruciature dovute a spegnimento di sigarette sulla pelle, torture con l’utilizzo dell’Elettro Schock, obbligati a maledire ad alta voce se stessi e subire umiliazioni costanti e percosse.
agoravox.it/Torture-nelle-carc

Cinquantasei località bombardate in quattro giorni, due milioni di civili senza acqua ed elettricità, distruzione delle infrastrutture energetiche chiave nel cantone di Jazira: questo il drammatico bilancio degli ultimi attacchi aerei turchi nella Siria nord-orientale, dove la catastrofe umanitaria sta raggiungendo livelli mai vissuti prima.
agoravox.it/Rojava-ancora-bomb

Oggi, mercoledì 17 gennaio, la guerra di sterminio nazi-sionista a Gaza, appoggiata dagli USA e dall’Europa è entrata nel 103° giorno: massicci attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire quartieri e case e a massacrare altri civili, soprattutto bambini e donne.

L’esercito di occupazione israeliano ha continuato ad attaccare diverse aree di Gaza, ieri sera e mercoledì mattina, uccidendo e ferendo decine di cittadini.
infopal.it/genocidio-israelo-s

Un grande striscione con scritto “siamo tutti Ansaldo” apre il corteo di oltre mille persone in solidarietà dei 16 lavoratori denunciati durante lo sciopero del 13 ottobre 2022 a difesa dello storico stabilimento genovese, culminato con l’occupazione dell’aeroporto e scontri con le forze dell’ordine.
osservatoriorepressione.info/g

Ora che la merce internazionale torna a circumnavigare l’Africa come ai tempi della Compagnìa delle Indie, con l’aumento di tempi e costi che incidono sul suo affarismo, certa mediologia a orologeria scopre i ribelli Houthi, i loro attacchi, la conseguente pericolosità e in coda, molto in coda, la guerra che costoro combattono da un decennio contro le truppe governative e contro le petromonarchie più potenti foraggiate dagli Usa, sauditi ed Emirati arabi.
agoravox.it/Dopo-un-decennio-i

Sei giorni di rinvii al Consiglio di Sicurezza per una risoluzione sul ‘cessate il fuoco’ a Gaza che alla fine neppure lo nomina. L’elefante Onu che partorisce il topolino. O qualche topolino mediorientale che riesce a far paura all’elefante americano.
Accade nel giorno in cui le inchieste di Cnn e New York Times accusano Israele di aver sganciato sulle proclamate ‘zone sicure’ della Striscia, bombe da 900 chili, e per 1.600 volte.
Mentre più di mezzo milione di persone a Gaza – un quarto della popolazione – rischiano di morire di fame, peggio di quanto è avvenuto in Afghanistan e Yemen negli ultimi anni.
remocontro.it/2023/12/23/nient

Secondo le stime dell’Unicef, i bambini recentemente sfollati nella parte meridionale della Striscia di Gaza hanno accesso a solo da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno, molto al di sotto dei livelli raccomandati per la sola sopravvivenza.
Secondo gli standard umanitari, la quantità minima di acqua necessaria in caso di emergenza è di 15 litri, che comprende acqua per bere, lavarsi e cucinare. Solo per la sopravvivenza il minimo stimato è di 3 litri al giorno
globalist.it/world/2023/12/20/

Per l’Intelligence israeliana, i ‘Leoni’ sono una minaccia da non sottovalutare. Non hanno un’organizzazione strutturata, non hanno canali di comunicazione codificati, sono difficili da identificare e da catturare. Per questo l’esercito di Tel Aviv spara nel mucchio e fa retate di massa. Ne pesca qualcuno, me se ne inimica mille altri. Ari Flanzreich, giornalista ebreo autore dello splendido articolo sulla complessità dell’universo palestinese, conclude la sua analisi citando un vecchio arabo, un reduce da mille rivolte, che così descrive i giovani ‘Leoni’:

«Se qualcuno uccidesse tuo padre o tuo fratello, lo dimenticheresti? Ebbene, questi sono i figli rimasti dopo quei lutti. E non hanno dimenticato».
remocontro.it/2023/12/19/la-ga

Riceviamo e pubblichiamo un intervento su quanto sta accadendo a Bologna, contro il prelievo coatto del DNA a cui saranno sottoposti 19 compagnx.
osservatoriorepressione.info/b

Ogni giorno i telegiornali italiani che si degnano di parlare del genocidio palestinese citano migliaia di civili morti a Gaza come fossero solo numeri. Non si attardano a raccontarci le loro vite, i loro amori, i loro meriti, i loro sogni.

“We are not numbers” raccoglie le loro storie, contrastando il processo di disumanizzazione che le riduce solo a una fredda contabilità, funzionale al progetto di annientamento.
Ne riportiamo alcune che evidenziano uno degli aspetti del genocidio: quello di privare un popolo della sua ricchezza umana anche sul piano scientifico, artistico e culturale.
Storie da affiancare a quelle della poetessa Heba Abu Nada e della pittrice Heba Zagout.
agoravox.it/Gaza-We-are-not-nu

S’intreccia in sordida assonanza alla unilaterale, totale, criminale, bestiale desertificazione con cui il governo Netanyahu e il braccio armato dell’Israel Defence Forces affermano di voler sradicare Hamas dall’intera area, mirando invece ad alleggerirla dalla presenza di due milioni di gazesi. Eppure il gesto di questa prigionìa che a detta dello Shin Bet è indirizzata a miliziani del Movimento di Resistenza Islamico, è più d’un abuso di soggettivi codici militari e di guerra.
agoravox.it/Beit-Lahia-la-nuov

“Stiamo esaurendo le parole per descrivere l`orrore che si sta verificando tra i minori di Gaza. La maggior parte di loro è stata sfollata con la forza, schiacciata in un piccolo frammento di terra che non può accoglierli. Coloro che non sono stati costretti a lasciare le proprie case sono tagliati fuori dai beni di prima necessità necessari per la sopravvivenza. Quelli che finora sono sopravvissuti ai bombardamenti affrontano il rischio imminente di fame e malattie. I nostri team ci raccontano di vermi estratti dalle ferite e di bambini sottoposti ad amputazioni senza anestesia. I più piccoli sopportano e sono testimoni di orrori, mentre il mondo guarda. Il livello della sofferenza umana è intollerabile”
globalist.it/world/2023/12/08/

Appello per una settimana di mobilitazioni diffuse nei diversi territori per denunciare l’insostenibilità ambientale, economica e sociale delle Olimpiadi 2026 nonché l’essere paradigmatiche di un modello di sfruttamento turistico delle Terre Alte altrettanto insostenibile per ecosistemi e popolazioni montante. Non di meno l’impatto sulle aree metropolitane coinvolte, nella fattispecie Milano, in termini di consumo di suolo, speculazione immobiliare, gentrificazione di quartieri popolari, privatizzazione della città pubblica.
osservatoriorepressione.info/l

Oggi, il relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla Salute, Tlaleng Mofokeng, ha accusato Israele di condurre una “vergognosa guerra agli operatori sanitari” a causa “della mancanza di leadership politica”. Ieri, invece, il portavoce dell’Unicef James Elder aveva avvertito che le zone indicate da Israele come “sicure” per i civili stanno diventando “luoghi di malattie e sofferenza”, a causa degli spazi sovraffollati, dove mancano acqua e igiene.
dire.it/07-12-2023/990642-gaza

«Usi obbedir tacendo…», anche costo di farci male. L’Italia è uscita dalla ‘Via della Seta’ cinese. Ritirata in sordina, con un comunicato ufficiale consegnato ai diplomatici cinesi tre giorni fa: è il primo paese del mondo a farlo. Gli applausi statunitensi a loro volta in sordina.
remocontro.it/2023/12/06/itali

Dal 7 ottobre i bombardamenti israeliani hanno ucciso un numero enorme di civili, la premessa di Lauren Leatherby sul New York Times. «Una strage simile in un tempo così breve ha pochi precedenti in questo secolo». A Gaza le persone sono state uccise a un ritmo superiore a quello dei momenti più sanguinosi delle campagne militari degli Stati Uniti in Iraq, Siria e Afghanistan.
remocontro.it/2023/12/05/mai-t

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