📑
"Per sentirsi sicuro in uno strano mondo in cui tanto le *liaison* quanto la solitudine sono prodotti dei mezzi di trasporto, il passeggero abituale deve adottare una nuova serie di credenze e di aspettative. 'Incontrarsi' significa per lui essere collegati dai veicoli... Non ha più fede nel potere politico delle gambe e della lingua. Di conseguenza non vuol essere maggiormente libero come cittadino, ma essere meglio servito come cliente. Non tiene alla propria libertà di muoversi e di parlare alla gente, ma al suo diritto di essere caricato e di essere informato dai *media*."
Ivan Illich, *Elogio della bicicletta*, trad. it. Ettore Capriolo, Bollati Boringhieri 2006 [ed. or. *Energie et équité*, 1973], p. 30
📑
"... / In lui c'è qualcosa che non va / perchè crede / che in noi ci sia qualcosa che non va / per il fatto che cerchiamo di aiutarlo a vedere / che ci dev'essere qualcosa in lui che non va / a credere che ci sia in noi qualcosa che non va / per il fatto che cerchiamo di aiutarlo a vedere che / lo stiamo aiutando / a vedere che / non lo stiamo perseguitando / ...”
Ronald Laing, *Nodi*, cit. in Andrea Pazienza, *Pentothal*, Coconino Press 2018, p. 35
📑
"Ciò che vediamo, lo pensiamo e di conseguenza non lo vediamo, dice Oehler, mentre altri senza dubbio vedono ciò che vedono perchè ciò che vedono non lo pensano. Quello che definiamo visione, in fondo per noi è stasi, immobilità, nulla, Nulla. L'accaduto è pensato, non visto, dice Oehler. Così è proprio naturale che, quando vediamo, non vediamo nulla, e al tempo stesso pensiamo tutto."
Thomas Bernhard, *Camminare*, trad. it. Giovanna Agabio, Adelphi 2018, p. 34
👱📖
📍 Bologna, ITA