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#nazisti

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perUnaltracittà<p>L’ultima visione di Israele per Gaza ha un nome: campo di concentramento<br>Apprendiamo da un articolo di Meron Rapoport di Local Call pubblicato il 1 aprile nella rivista + 972 (Giornalismo indipendente da Palestina – Israele) che lo stato sionista di Israele, dopo <br><a href="https://www.perunaltracitta.org/homepage/2025/04/04/lultima-visione-di-israele-per-gaza-ha-un-nome-campo-di-concentramento/" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">perunaltracitta.org/homepage/2</span><span class="invisible">025/04/04/lultima-visione-di-israele-per-gaza-ha-un-nome-campo-di-concentramento/</span></a><br><a href="https://mastodon.uno/tags/InEvidenza" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>InEvidenza</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/bombardamenti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>bombardamenti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/CampoDiConcentramento" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>CampoDiConcentramento</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/Gaza" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Gaza</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/Nakba" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Nakba</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/Palestina" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Palestina</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/Resistenza" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Resistenza</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/sumud" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>sumud</span></a></p>
Trames<p><em>Da Bluesky (@cartabellotta.bsky.social):</em></p><p>I <a href="https://poliversity.it/tags/fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascisti</span></a> non furono spettatori innocenti dell'eccidio delle <a href="https://poliversity.it/tags/FosseArdeatine" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>FosseArdeatine</span></a> <br>Ma collaborarono attivamente con i <a href="https://poliversity.it/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> per "reclutare" le 335 persone trucidate il <a href="https://poliversity.it/tags/24marzo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>24marzo</span></a> 1944</p><p>La storia non si riscrive!</p><p><a href="https://bsky.app/profile/cartabellotta.bsky.social/post/3ll5fwnm4y22m" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://</span><span class="ellipsis">bsky.app/profile/cartabellotta</span><span class="invisible">.bsky.social/post/3ll5fwnm4y22m</span></a></p>
OpenSoul ✅<p><span class="h-card" translate="no"><a href="https://mastodon.uno/@GiorgiaMecojoni" class="u-url mention" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">@<span>GiorgiaMecojoni</span></a></span> </p><p>&lt;</p><p>Oggi la PdC <span class="h-card" translate="no"><a href="https://mastodon.uno/@GiorgiaMecojoni" class="u-url mention" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">@<span>GiorgiaMecojoni</span></a></span> penso abbia toccato il punto più basso che un presidente del consiglio italiano abbia mai toccato in un discorso in Parlamento, che è li' perché ci sono state persone come gli <a href="https://mastodon.social/tags/Spinelli" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Spinelli</span></a> e i <a href="https://mastodon.social/tags/Rossi" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Rossi</span></a>, al confino su un'isola, che hanno immaginato questo futuro durante una guerra dove si pensava che i <a href="https://mastodon.social/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> e i <a href="https://mastodon.social/tags/fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascisti</span></a> vincessero</p><p>VERGOGNA senza appello</p><p>2/2 END</p>
RØb€rtO :verified: 🇪🇺 #FBPE<p><a href="https://mastodon.uno/tags/Merz" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Merz</span></a> è il cancelliere annunciato. Penso che esordire con una sconfitta non sia di buon auspicio per le imminenti elezioni.<br>L'Accaduto dovrebbe farlo riflettere e indurlo a chiudere ogni spiraglio verso in <a href="https://mastodon.uno/tags/Nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Nazisti</span></a> di <a href="https://mastodon.uno/tags/AfD" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>AfD</span></a>. </p><p><a href="https://mastodon.uno/tags/NoAFD" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>NoAFD</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/NoCDU" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>NoCDU</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/NaziMerz" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>NaziMerz</span></a></p><p><a href="https://www.corriere.it/esteri/25_febbraio_01/il-passo-falso-di-merz-fa-tremare-la-cdu-a-tre-settimane-dal-voto-085e5b5c-256b-48a9-8ed5-2e31551c2xlk.shtml" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">corriere.it/esteri/25_febbraio</span><span class="invisible">_01/il-passo-falso-di-merz-fa-tremare-la-cdu-a-tre-settimane-dal-voto-085e5b5c-256b-48a9-8ed5-2e31551c2xlk.shtml</span></a></p>
Bigarella <a href="https://bigarella.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/10/cf2.jpg" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"></a> <p>La notizia delle dimissioni di Mussolini e del conferimento della carica di primo ministro al gen. Badoglio arrivò ai fiorentini, come nel resto d’Italia, attraverso la radio. Ad essa seguirono, dopo alcuni attimi di incredulità, esplosioni di gioia da parte di coloro che avevano vissuto con fatica l’assenza di “democrazia”; sensazioni di inquietudine di coloro che erano cresciuti sotto il giogo fascista, i quali avevano solamente sentito parlare della “democrazia” ma non ne avevano esperienza; e infine, l’angoscia e la paura di ritrosioni di coloro che credevano nel Fascismo e in nome di esso avevano agito. &lt;28 Vi furono dei cortei spontanei inneggianti al Sovrano, al capo del Governo e all’Esercito, qualche disordine prevedibile, ma nulla di grave: il peggiore dei feriti condotti all’ospedale tra il 26 e il 27 luglio ha una diagnosi di 50 giorni. &lt;29 La volontà di preservare da ogni possibile azione di giustizia personale contro i fascisti, ma anche per evitare che le manifestazioni euforiche sfociassero in una richiesta popolare della fine della guerra o in rivolte contro la monarchia, il 26 luglio venne annunciato il passaggio dei poteri civili all’autorità militare, lo stato d’assedio e il coprifuoco per tutelare inanzitutto l’ordine pubblico, che doveva «essere mantenuto ad ogni costo nel modo più assoluto». &lt;30<br>Le forze politiche antifasciste di ogni partito, che abbiamo già analizzato, rinvigorite dagli eventi del 25 luglio e dal ritorno degli emigrati, degli arrestati e dei confinati politici, convocarono i propri iscritti e presero a discutere dei rapporti da tenersi col governo Badoglio, con la monarchia e del futuro assetto per cui combattere, nonostante il divieto di tenere delle riunioni pubbliche e di stampare materiale politico. Solo i comunisti si limitarono alla consueta distribuzione de “L’Unità”. &lt;31 Inoltre, i partiti antifascisti presenti a Firenze, ai quali si aggiungevano i liberali, si erano riuniti in un comitato interpartitico per incidere sulla situazione locale e cambiare il quadro politico complessivo. Lottarono inoltre per la formazione di una guardia nazionale formata da cittadini; idea profondamente osteggiata dalle autorità militari.<br>L’8 settembre l’annuncio dell’armistizio trovò impreparati e senza direttive tutte le istituzioni (Esercito, Questura, Prefettura) che avrebbero dovuto mantenere l’ordine pubblico e contrastare la successiva e repentina occupazione tedesca. &lt;32 La V Armata alla quale era stata assegnata la Toscana composta da circa 500 000 uomini, subì lo sfaldamento come il resto delle Armate dell’esercito regio in tutta Italia. &lt;33<br>Non appena appresa la notizia dell’armistizio, alcuni membri del comitato interpartitico (Enzo Enriques Agnoletti, Tristano Codignola, Gaetano Pieraccini, Mario Augusto Martini e Giulio Montelatici), si recarono dal gen. Chiappi Armellini, comandante del corpo d’armata di Firenze, per chiedere che la popolazione potesse collaborare con l’esercito, oltre ad altre azioni per rallentare l’avanzare delle truppe naziste. Tali proposte furono rifiutate. A nulla servirono i reparti inviati ai passi della Futa, dell’Abetone e delle Piastre: l’11 settembre 1943 i tedeschi arrivarono a Firenze e la occuparono. &lt;34<br>I nazisti si insediarono nel palazzo che era stato del Corpo d’Armata in piazza S. Marco installando il proprio ufficio di sicurezza, Sicherheitsdients (SD) affidato a Von Alberti, e procedettero alla sostituzione delle autorità cittadine richiamando in servizio i vecchi alleati fascisti. Questi ultimi, saputo della liberazione di Mussolini dal carcere in Abruzzo il 12 settembre e la conseguente rinascita del PNF nel Partito Fascista Repubblicano, iniziarono a riorganizzarsi e riprendere il controllo della città. Oltre a richiamare nelle proprie file i precedenti aderenti, cercarono nuovi proseliti millantando una rinnovata veste di riconciliatori, rinnegando il carattere violento caratteristico del vecchio partito, invitando anche coloro che erano stati antifascisti ad unirsi. &lt;35 Questo però solo in un primo momento. Successivamente prevarrà la linea dura e intrasigente dei “vecchi” squadristi che assunsero il controllo della federazione, come ad esempio Gino Meschiari. &lt;36 Il 17 settembre del 1943 venne ricostituita la 92° legione MVSN, che si trasformò in unione con la polizia dell’Africa e coi Carabinieri, nella Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) nel successivo 19 novembre, sotto la guida di Renato Ricci. Per la necessità di rendere più efficace l’operato della GNR, fu istituita una “polizia militare” col compito di scoprire e eliminare ogni tentativo di favorire i piani degli anglo-americani. Prese il nome di Reparto Servizi Speciali (RSS), per la sua similarità alla forma militare e per la stretta collaborazione coi nazisti, lo si apostrofò spesso come SS italiane. Inoltre per gli stretti legami che Carità seppe intrattenere con il prefetto Raffaele Manganiello, squadrista che aveva sostituito il prefetto badogliano, con il commissario di Pubblica Sicurezza (PS) Edmondo Zanti, che faceva da collegamento tra RSS e la Questura, verosimilimente con lo stesso Alessandro Pavolini, e infine con le stesse forze naziste, questo reparto acquisì una notevole forza operativa nelle ricerche e negli arresti degli antifascisti fiorentini. &lt;37 Ad assolvere questo compito, fu molto utile il materiale informativo raccolto sugli antifascisti e conservato dalla Questura, che non era stato distrutto durante i 45 giorni. &lt;38 Sulla stessa linea di repressione antifascista si muoveva il battaglione “Muti”, guidato da Giuseppe Bindi, che aveva il suo quartier generale a Scandicci. Formalmente alle dipendenze del Ministero degli Interni, si occupò di osteggiare e arrestare la bande partigiane nei dintorni di Firenze.<br>Per l’interesse tedesco nel recupero del materiale militare e dei soldati sbandati dell’esercito regio, i nazisti riorganizzarono ben presto il Distretto Militare, ponendolo sotto il comando del ten. col. Gino Gobbi, e presero possesso dell’Istituto Farmaceutico Militare e dell’Istituto Geografico Militare. Il materiale sanitario, farmaceutico e cartografico venne requisito per essere trasferito in Germania, insieme ai soldati catturati dopo l’armistizio. &lt;39<br>Nel dicembre 1943 iniziarono inoltre gli arruolamenti per la X Mas al Grand Hôtel. &lt;40 Per quanto riguarda l’aspetto culturale della città, fu anch’esso allineato alla nuova situazione, ad esempio la “Nazione”, antico quotidiano fiorentino, fu affidato alla direzione inizialmente di Ridolfo Mazzucconi, definito da Francovich «povero untorello che vide finalmente coronato il vecchio sogno di essere qualcuno nel campo giornalistico», &lt;41 sostituito successivamente da Mirko Giobbe, che inizialmente si adoperò per una campagna contro i “traditori” del 25 luglio per poi passare ad articoli riguardanti gli autori e la letteratura di età medioevale e moderna. Venne inoltre trasferita a Firenze la sede dell’Accademia d’Itali, presieduta dal filosofo Giovanni Gentile. &lt;42<br>[NOTE]<br>28 Cfr. CAPPELLETTI U., Firenze in guerra. Cronache degli anni 1940 – 1945, Prato, Edizioni del Palazzo, 1984, pp. 174-176.<br>29 Cfr. “La Nazione”, 28 luglio 1943<br>30 Testo del comunicato del gen. Di Corpo d’Armata, V. Sogno, contenuto nel manifesto affisso sui muri di Firenze il 26 luglio 1943 trascritto in FRANCOVICH C., La Resistenza a Firenze, Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1961, p. 20.<br>31 Cfr. FRANCOVICH C., La Resistenza a Firenze, cit., pp. 24-25.<br>32 Cfr. Anzi, molti dei loro impiegati, osserva Francovich, erano simpatizzanti fascisti e aderiranno alla Repubblica Sociale Italiana, osteggiando il movimento partigiano o facendo il doppio gioco per opportunismo ID., La Resistenza a Firenze, cit., pp. 28-29.<br>33 Cfr. ID., La Resistenza a Firenze, cit., pp. 30-31.<br>34 Cfr. ID., La Resistenza a Firenze, cit., pp. 32-34.<br>35 Cfr. ID.; La Resistenza a Firenze, cit., pp. 43-48.<br>36 Cfr. CAPORALE R., La “banda Carità”. Storia del Reparto Servizi Speciali (1943-45), Lucca, S. Marco Litotipo Editore, 2005, p. 50.<br>37 Cfr. ID., La “banda Carità”., cit., pp. 52-58.<br>38 Cfr. ID., La “banda Carità”, cit., p. 66. La distruzione di questo materiale (e forse altro materiale archivistico) era stata fra le richieste presentate dal comitato interpartiti l’8 settembre al gen. Chiappi Armellini, insieme all’interruzione delle vie di comunicazione principali per ritardare l’azione tedesca. Cfr. FRANCOVICH C., La Resistenza a Firenze, cit., p. 32.<br>39 Cfr. FRANCOVICH C., La Resistenza a Firenze, cit., pp. 67-69.<br>40 Cfr. ID., La Resistenza a Firenze, cit., pp. 55-57.<br>41 Cfr. ID., La Resistenza a Firenze, cit., p. 59.<br>42 Cfr. ID., La Resistenza a Firenze, cit., p. 62.<br><strong>Francesca Cosseddu</strong>, <em>L’archivio di Carlo Campolmi. Inventario (1939-1964)</em>, Tesi di laurea, Università degli Studi di Firenze, Anno Accademico 2015-2016</p><p><span></span></p><p><a href="https://bigarella.wordpress.com/2024/10/15/l11-settembre-1943-i-tedeschi-arrivarono-a-firenze-e-la-occuparono/" class="" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://bigarella.wordpress.com/2024/10/15/l11-settembre-1943-i-tedeschi-arrivarono-a-firenze-e-la-occuparono/</a></p><p><a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/11/" target="_blank">#11</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/1953/" target="_blank">#1953</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/badoglio/" target="_blank">#Badoglio</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/esercito/" target="_blank">#esercito</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/fascisti/" target="_blank">#fascisti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/firenze/" target="_blank">#Firenze</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/francesca-cosseddu/" target="_blank">#FrancescaCosseddu</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/gnr/" target="_blank">#GNR</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/luglio/" target="_blank">#luglio</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/nazisti/" target="_blank">#nazisti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/partigiani/" target="_blank">#partigiani</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/regio/" target="_blank">#regio</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/resistenza/" target="_blank">#Resistenza</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/settembre/" target="_blank">#settembre</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://bigarella.wordpress.com/tag/tedeschi/" target="_blank">#tedeschi</a></p>
Collasgarba <a href="https://collasgarba.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/10/ff2.jpg" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"></a> <p>Se può apparire sensato che Reinhard e gli ufficiali statunitensi avessero incaricato Johannes di tenere d’occhio ex ufficiali nazisti nascostisi a Roma dopo la fine del conflitto, a un primo sguardo il legame fra il fisico nucleare e le altre due missioni assegnategli non è altrettanto ovvio. Infatti Johannes, come suo fratello e il resto della famiglia Gehlen, era protestante e, di conseguenza, può riuscire difficile immaginarsi una qualche sua attività all’interno del cattolicissimo Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), e tantomeno nella città del Vaticano. Tuttavia, come si vedrà, proprio l’Ordine di Malta si sarebbe rivelato quale “carta vincente” per l’attività d’intelligence di Johannes Gehlen in Italia, almeno per il triennio ’47-‘49.<br><em>L’inizio dell’infiltrazione nel Sovrano Miliare Ordine di Malta</em><br>In tal senso sarebbe stata fondamentale l’amicizia di vecchia data di Johannes con un aristocratico di origini altoatesine, Ferdinand conte von Thun-Hohenstein. Nel ’46 von Thun-Hohenstein, nato il 5 gennaio 1893 a Trento, risiedeva da ormai ventiquattro anni presso la sede principale dello SMOM in via Condotti a Roma, avendo la carica di Segretario per gli Affari Esteri dell’Ordine &lt;130. Non è chiaro a quando esattamente risale l’inizio dell’amicizia tra Johannes e il conte, ma la documentazione lascia intuire che i due uomini si conoscessero da tempo, addirittura dai tempi degli anni giovanili di Johannes a Roma &lt;131. Il loro rapporto, inoltre, non pare essere stato di natura superficiale, il che è dimostrato anche da un documento in cui lo stesso von Thun-Hohenstein descrive Johannes e la moglie Agda come suoi «più vecchi e più stretti amici» &lt;132. Visto dunque il rapporto di amicizia e di fiducia che sembra aver legato Johannes al conte altoatesino, non sorprende che sia stato proprio quest’ultimo il suo “punto di partenza” quando, a cavallo tra il ’46 e il ’47, l’ex fisico nucleare si affrettò a seguire le direttive del fratello Reinhard. I tentativi di riavvicinamento a von Thun-Hohenstein sembra aver portato i frutti sperati già nel gennaio del ’47, come si evince da una lettera scritta da Johannes al fratello:<br>“Ich nehme vorweg, dass ich der Ansicht bin, dass sich nach der Lage der Dinge hier […] alles als sehr günstig entwickelt hat und wahrscheinlich auch so weiterentwickeln wird. […] Wie Du weißt habe ich eine innige Verbindung mit meinem alten Freund T.[hun-Hohenstein] aufgenommen und grade meine geduldige und diplomatische Arbeit hat es erreicht, dass ich sein volles Vertrauen habe und dass er bereit ist, den nicht zu unterschätzenden Apparat seines Vereins restlos zu meiner Verfügung zu halten”. &lt;133<br>Dalla su citata lettera si evincono due cose importanti. In primo luogo, sembra chiaro che quando parla di una “associazione”, non meglio specificata e legata a von Thun-Hohenstein, Johannes faccia riferimento alla Segreteria degli Affari Esteri dello SMOM, di cui, come si è detto, il conte era a capo. In secondo luogo risulta essere di grande importanza l’affermazione che von Thun-Hohenstein sarebbe «disposto a mettere a completa disposizione» di Johannes tale organo dell’Ordine; questo significa che il conte fosse stato dal principio pienamente consapevole dell’operato dell’ex fisico nucleare per conto dell’Organisation Gehlen, circostanza che, come si vedrà, è dimostrata anche dagli eventi successivi.<br>Oltre a questo più generico riferimento all’andamento della ricostituzione dei rapporti con von Thun-Hohenstein, la lettera del 26 gennaio contiene anche dettagli più specifici rispetto all’attività iniziale di Johannes circa lo SMOM:<br>“Nachdem ich durch Verbindungen in völlig einwandfreier Weise endlich eine unbegrenzte Aufenthaltsbewilligung erhalten habe, hat weiterhin meine geduldige und emsige Arbeit auf dem Gebiet der von ihm [von Thun-Hohenstein] betreuten Wohltätigkeit dazu geführt, dass ich in finanziellen Kommissionen sitze (ehrenamtlich!) […]. Ich weise nochmal auf die wertvollen Verbindungen des Vereins meines Freundes hin, gerade in den Gegenden, die uns so brennend interessieren” &lt;134.<br>Anche qui emergono due elementi di primaria importanza che vale la pena approfondire. Innanzitutto Johannes fa riferimento al recente ottenimento di un «permesso di soggiorno a tempo indeterminato». Ciò avrebbe costituito un fondamentale primo passo circa la nuova attività dell’ex fisico a Roma, in quanto aveva fatto ritorno nella capitale illegalmente e, senza i documenti necessari, avrebbe vissuto continuamente con una spada di Damocle sulla propria testa, vale a dire il rischio di un’ipotetica espulsione dal territorio italiano. Nella lettera non si trovano indizi su come esattamente egli sia riuscito a procurarsi il permesso di soggiorno, se non l’affermazione che esso sia stato ottenuto «con mezzi del tutto corretti», ovvero, legali. Tuttavia, spingendosi più in là nella mole documentaria conservata presso il BND su Johannes e la sua attività, si scoprirà a tal riguardo che a fungere da mediatore tra Johannes e le autorità italiane era stato un certo Giovanni de Planitz &lt;135.<br>De Planitz, un avvocato di origini tedesche residente a Roma, era ben collegato con membri dell’Esercito e della polizia italiane ed era «accreditato presso i ministeri italiani dell’Interno e della Difesa come Incaricato speciale del Governo tedesco federale, responsabile della cura degli interessi degli internati tedeschi in Italia» &lt;136. In tale funzione de Planitz sarebbe anche intervenuto in difesa di Otto Wagener &lt;137, un ex militare di alto rango della Wehrmacht, che allora si trovava sotto processo a Roma per i crimini commessi nei confronti di prigionieri di guerra italiani sull’isola di Rodi &lt;138. Il gesto apparentemente generoso, da parte di de Planitz, di aiutare Johannes, tuttavia, non sarebbe rimasto fino a se stesso: già nell’inverno del ’47 l’avvocato avrebbe chiesto all’ex fisico di ricambiare il favore, fungendo da traduttore per il suo cliente Wagener durante il processo, circostanza di cui Johannes si sarebbe lamentato più di una volta nei report spediti al fratello. Il legame con de Planitz sarebbe però presto andato al di là del processo Wagener. Sembrerebbe infatti che, già a partire dal ’47, von Planitz sia diventato un informatore abituale di Johannes, aiutandolo non poco con nuovi contatti e collegamenti durante il processo di costituzione dell’ODEUM Roma &lt;139.<br>[NOTE]<br>130 E. Schmidt-Eenboom, T. Wegener Friis, C. Franceschini, Spionage unter Freunden, cit., p. 55.<br>131 Trascrizione di un colloquio con Hugo von Thurn und Taxis, 8 agosto 1949, BND-Archiv, 220815, doc. 417. In calce al documento si trova un commento di Johannes, in cui egli fa riferimento al suo rapporto con von Thun-Hohenstein come «amicizia che dura da più di vent’anni».<br>132 Baili Fra Thun-Hohenstein über die Ursachen seiner Ablösung und über S-1933, 1° marzo 1950, BND-Archiv, 220815, doc. 379.<br>133 Lettera di Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, 26 gennaio 1947, BND-Archiv, 220814_OT, doc. 000047. “Ti anticipo che sono del parere che le cose qui si siano tutte evolute in modo molto favorevole e che probabilmente continueranno ad evolversi in tal modo. […] Come già sai ho preso stretti contatti con il mio vecchio amico T.[hun-Hohenstein] e proprio il mio paziente impegno diplomatico ha fatto sì che ottenessi la sua piena fiducia e che egli si mostri disposto a mettere a mia completa disposizione l’apparato, che non è da sottovalutare, della sua associazione”.<br>134 Ibidem. “Dopo aver finalmente ottenuto, tramite contatti, in modo del tutto limpido un permesso di soggiorno indeterminato, il mio lavoro continuo e minuzioso nel campo delle attività di beneficenza da lui [von Thun-Hohenstein] curate, mi ha permesso di far parte (a titolo di volontariato!) di commissioni finanziarie […]. Torno a sottolineare i preziosi contatti dell’associazione del mio amico, soprattutto in quegli ambiti che ci interessano così ardentemente”.<br>135 Bericht N°3, Johannes Gehlen an Reinhard Gehlen, data censurata [probabilmente dicembre 1947], BND-Archiv, 220815, doc. 176-180; Bericht N° 11, 16 febbario 1948, Johannes Gehlen a Reinhard Gehlen, BND-Archiv, 220815, doc. 114.<br>136 F. Focardi, Criminali di guerra in libertà. Un accordo segreto tra Italia e Germania federale, 1949-1955, Carocci, Roma 2008, p. 57.<br>137 Dopo una rapida carriera nella NSDAP, culminata nell’incarico di consigliere economico di Adolf Hitler, nel ’44 il maggiore generale Wagener fu nominato governatore militare delle isole del Dodecaneso. Oltre ad essere responsabile di numerose esecuzioni e deportazioni di più di 1.000 ebrei, sotto il comando di Wagener fu costruito il campo di concentramento di Kallithea. Per dettagli sulla biografia di Wagener cfr. H. Ashby Turner, Otto Wagener: Der vergessene Vertraute Hitlers, in: R. Smelser, E. Syring, R. Zitelman (a cura di), Die braune Elite II, WBG, Darmstadt 1999.<br>138 In favore di Wagener sarebbe intervenuto anche il rettore del Collegio teutonico di Santa Maria dell’Anima Alois Hudal. F. Focardi, Criminali di guerra in libertà, cit., pp. 52-56. Le simpatie del vescovo austriaco per il nazionalsocialismo non erano un segreto e il suo impegno, come si vedrà anche nei seguenti capitoli, sarebbe andato ben al di là di semplici richieste di scarcerazione a favore degli internati militari tedeschi presso le autorità italiane e quelle della RFT.<br>139 Besprechung mit S-1933 am 9. September 1948, 14 settembre 1948, BND-Archiv, 220814_OT, doc. 000411.<br><strong>Sarah Anna-Maria Lias Ceide</strong>,<em> ODEUM Roma. L’Organisation Gehlen in Italia agli inizi della guerra fredda (1946-1956)</em>, Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 2022</p><p><span></span></p><p><a href="https://collasgarba.wordpress.com/2024/10/06/lordine-di-malta-carta-vincente-per-lattivita-di-spionaggio-di-johannes-gehlen-in-italia/" class="" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://collasgarba.wordpress.com/2024/10/06/lordine-di-malta-carta-vincente-per-lattivita-di-spionaggio-di-johannes-gehlen-in-italia/</a></p><p><a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1946/" target="_blank">#1946</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1947/" target="_blank">#1947</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/gehlen/" target="_blank">#Gehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/johannes-gehlen/" target="_blank">#JohannesGehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/malta/" target="_blank">#Malta</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/nazisti/" target="_blank">#nazisti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/odeum/" target="_blank">#ODEUM</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/ordine/" target="_blank">#ordine</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/organizzazioni/" target="_blank">#organizzazioni</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/roma/" target="_blank">#roma</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/sarah-anna-maria-lias-ceide/" target="_blank">#SarahAnnaMariaLiasCeide</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/spie/" target="_blank">#spie</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/statunitensi/" target="_blank">#statunitensi</a></p>
Collasgarba <a href="https://collasgarba.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/09/roma-041.jpg" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"></a>Foto: Daniela De Santi <p>In una <a href="https://bigarella.wordpress.com/2024/09/24/dopo-la-sconfitta-delle-sinistre-nel-48-la-caccia-al-nemico-rosso-divenne-un-elemento-centrale-degli-apparati-di-sicurezza-interna/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">prospettiva</a> complessiva i contesti tedesco e italiano spiegano le circostanze peculiari in cui nel ’46 nacque l’ODEUM Roma, base estera dell’Organisation <a href="http://storiaminuta.altervista.org/lorganisation-gehlen-era-nata-dalla-collaborazione-di-reinhard-gehlen-con-lintelligence-militare-statunitense-nel-1946/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">Gehlen</a> nella capitale italiana. Tre elementi in particolare emergono in tal senso: l’influenza statunitense in Europa, in particolar modo nell’ambito dell’intelligence, il crescente anticomunismo e, infine, il criterio di continuità/discontinuità. Johannes Gehlen, nonostante fosse privo di esperienza pratica nel campo dell’intelligence, sarebbe riuscito a servirsi, seppur non sempre con successo, delle opportunità spionistiche di carattere internazionale venutesi a creare in Italia e nella RFT agli inizi della guerra fredda. Nei seguenti paragrafi si effettuerà non solo una parziale ricostruzione biografica del futuro capo dell’ODEUM Roma – dall’infanzia nella capitale italiana alla sua carriera accademica da fisico nucleare fino al suo ingresso nella neonata Organisation Gehlen nel ’46 – ma si tenterà anche di mettere a fuoco alcuni aspetti del suo rapporto con il fratello minore Reinhard, il quale avrebbe permesso a Johannes di imboccare la strada della carriera nel mondo dell’intelligence senza una opportuna esperienza in questo campo.<br>[…] Al fine di ricostruire in modo accurato e coerente la storia e l’evoluzione dell’ODEUM Roma, è indispensabile prendere in considerazione, nella qui presente analisi, anche la biografia di Johannes Gehlen, futuro capo della suddetta base estera. Scegliere di non attribuire un peso fondamentale a Johannes e all’influenza da lui esercitata sul processo di costituzione e sulle attività dell’ODEUM Roma, renderebbe infatti un’analisi delle attività dell’Organisation Gehlen in Italia tra gli anni 1946-1956 incompleta, se non addirittura impossibile. In tal senso, mettere in risalto alcuni eventi della biografia di Johannes che sono nettamente antecedenti all’arco temporale preso in analisi qui, si rende necessario per due motivi in particolare. In primo luogo, capire e analizzare una serie di aspetti dell’infanzia e degli anni giovanili del futuro capo dell’ODEUM Roma è funzionale al fine di comprendere meglio le attività d’intelligence da lui svolte a partire dal ’46, così come gli esiti di queste ultime. In secondo luogo, alcuni aspetti biografici che saranno presi in analisi di seguito sono stati – e sono ancora – oggetto di dibattito tra gli storici e dunque è opportuno dedicarvi un breve excursus.<br>[…] “Dr. G.[ehlen, Johannes] ist 1946 […] nach Italien gegangen, um die Außenstelle Rom zu errichten […]. Er hat damit auf eine Weiterführung seiner wissenschaftlichen Karriere verzichtet […] Es wäre Dr. G. ohne weiteres möglich gewesen, nach dem wieder in Gang Kommen [sic.] des wissenschaftlichen Lebens seine Tätigkeit […] wieder aufzunehmen und eine Professur zu erhalten. Zugunsten des ihm zugeteilten Auftrages innerhalb des BND verzichtete er darauf” &lt;116.<br>L’appena citato documento del BND, redatto nel 1958, lascia intravedere alcune delle dinamiche principali che ebbero luogo dietro le quinte nel ’46 e che infine avrebbero condotto Johannes nuovamente in terra italiana; non più come fisico, ma per la prima volta come “professionista d’intelligence”. Anche se risulta dunque chiaro che era stato Reinhard Gehlen a soccorrere il fratello maggiore in difficoltà, è comunque lecito interrogarsi cosa esattamente sia accaduto a cavallo tra il ’45 e il ’46 che avrebbe riunito i due fratelli non solo sul piano privato, ma anche su quello professionale.<br>Dettagli importanti a tal proposito si evincono da una lettera scritta da Reinhard Gehlen al suo vice Wessel nel novembre del ’45. Come si è visto, al tempo Reinhard si trovava ancora in Virginia e, di conseguenza, gli era del tutto impossibile intervenire personalmente in aiuto di Johannes. Rivolgendosi a Wessel con «due richieste personali», Reinhard informava il suo uomo più fidato di aver ricevuto una nota dal fratello Johannes nell’agosto del ’45: egli sarebbe stato ancora a Heidelberg, in condizioni di salute piuttosto critiche, senza denaro e senza lavoro &lt;117. L’ex capo di Fremde Heere Ost chiedeva dunque a Wessel di andare a trovare suo fratello maggiore appena possibile e aggiungeva: «forse c’è persino la possibilità di impiegarlo nell’ambito delle Sue [di Wessel] attività» &lt;118. Nella succitata lettera non venivano ancora specificate le ipotetiche mansioni che Johannes avrebbe dovuto svolgere per conto della nascente Organisation Gehlen. Piuttosto la proposta di un suo impiego veniva da Reinhard presentata come “soluzione temporanea”. Infatti, stando all’ex capo di Fremde Heere Ost, suo fratello avrebbe coltivato «la speranza remota di trovare un impiego come fisico negli Stati Uniti» e, se tale prospettiva dovesse infine andare in porto, scriveva Reinhard, «forse c’è la possibilità di una qualche occupazione fino ad allora» all’interno dell’Operation Rusty &lt;119.<br>Così, a meno di due mesi dalla stesura della succitata lettera, Wessel si sarebbe recato a Heidelberg, accompagnato da due ufficiali dell’USFET statunitense. Il suo primo incontro con il fisico nucleare veniva ricordato da Wessel nel proprio diario e risulta subito chiaro che Johannes non abbia fatto buona impressione né su Wessel né sui suoi accompagnatori statunitensi. Infatti nella nota diaristica del 16 gennaio 1946 il vice di Reinhard scriveva: «G.[ehlen, Reinhard] vuole che suo fratello venga negli USA. Su tutti fa un’impressione arrogante e poco affidabile.» &lt;120 Uno degli ufficiali statunitensi avrebbe persino commentato che un trasferimento di Johannes oltreoceano sarebbe poco raccomandabile, in quanto «nuocerebbe solamente al signor Gehlen [Reinhard] e al suo gruppo» &lt;121. Se Wessel e i suoi accompagnatori abbiano riferito i propri dubbi riguardanti Johannes a Reinhard una volta rientrati da Heidelberg non è possibile stabilirlo, ma è improbabile. Certo è solo che l’ipotesi di ricongiungere i fratelli negli Stati Uniti non avrebbe avuto seguito.<br>Piuttosto, nell’ottobre del ’46, l’antagonista di Reinhard Gehlen, Hermann Baun, fu incaricato di occuparsi di Johannes e di organizzare il suo rientro in Italia. Anche se non ci sono documenti per provarlo con certezza, è probabile che a questo punto sia già stato stabilito che l’ex fisico nucleare avrebbe dovuto fungere da “punto di riferimento italiano” dell’Organisation Gehlen &lt;122. Infatti Johannes avrebbe viaggiato sotto protezione del “reparto Informazioni” di Baun, accompagnato da due dei suoi uomini, i quali avevano il compito di portare il fisico disoccupato illegalmente nella capitale italiana &lt;123. Tuttavia il viaggio avrebbe presto preso una piega inaspettata: «egli [Johannes] e i suoi due accompagnatori furono scoperti dopo aver varcato il confine in Alto Adige, furono arrestati e portati in carcere a Bolzano e poi a Milano» &lt;124. Caduto così nelle mani della polizia italiana, i piani di Johannes sembrarono dunque svanire già poco dopo la partenza. Ma, fortunatamente, sarebbe intervenuto ancora una volta Reinhard, dando una mano al fratello maggiore in difficoltà. Poco dopo il loro arresto, infatti, Johannes e i due uomini di Baun vennero rilasciati grazie all’intervento del G-2 USFET, allertato da Reinhard circa lo sfortunato viaggio dei tre uomini. Da quel momento in poi, come emerge dalle stesse carte del BND, si perdono le tracce degli spostamenti precisi di Johannes: «Quando e come fratello Hans sia infine giunto a Roma non risulta dai documenti d’archivio» &lt;125. Considerando che la partenza per l’Italia di Johannes risale all’ottobre del ’46 e che i documenti BND collocano l’inizio ufficiale delle sue attività d’intelligence nella capitale italiana alla fine del dello stesso anno &lt;126, si può dunque supporre che egli tornò a Roma tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre del 1946 &lt;127.<br>Il rientro di Johannes nel suo paese nativo sarebbe così avvenuto in un momento molto particolare per l’Italia: il Referendum del giugno 1946 aveva da poco istituito la repubblica come forma di governo, le forze d’occupazione alleate si stavano preparando alla ritirata e il paese stava guardando con speranza verso il futuro. Tuttavia il ’46 vide anche la crisi dell’Iran e il celebre discorso di Churchill a Fulton, eventi che contribuirono al graduale incrinarsi dei rapporti fra URSS e USA. La guerra fredda era ancora nei suoi stadi embrionali, ma ben presto l’Italia – come tutto il resto del mondo – avrebbe risentito delle conseguenze del rapido inasprirsi dell’antagonismo Est-Ovest.<br><em>Un futuro incerto: Johannes Gehlen e l’inizio dell’attività d’intelligence a Roma</em><br>Nel gennaio del 1947 Johannes Gehlen aveva da poco fatto ritorno nella sua città d’origine. Come si è visto, la strada che lo aveva ricondotto lì era stata lunga e non poco faticosa. Lo stress non sarebbe stato alleviato dall’arrivo nella capitale: ora l’ex fisico era solo – la moglie Agda e la figlia Christina erano ancora in Svezia -, senza documenti e del tutto dipendente dalla posta, lenta e inaffidabile nell’immediato dopoguerra, come unica via di comunicazione con il fratello Reinhard e i suoi supervisori statunitensi in Germania.<br>Tuttavia, come è stato detto, l’ex fisico nucleare diventato “spia” nel corso di un solo anno, avrebbe iniziato a lavorare per il neonato servizio del fratello Reinhard a partire dal tardo ’46 e a tale scopo gli venne assegnato il suo nome in codice interno: S-1933. Nel sistema dei codici interni all’Organisation Gehlen la lettera “S” posta davanti ai numeri significava Sonderverbindung, ovvero – testualmente – “collegamento speciale”. In qualità di Sonderverbindung, Johannes sembra aver rivestito una posizione precaria, in quanto «non era un impiegato a tempo pieno» &lt;128. Questa posizione “secondaria” inizialmente assegnata al maggiore dei fratelli Gehlen può apparire quale primo segno delle riserve che molti membri dell’Operation Rusty – sia tedeschi che statunitensi – sembravano avere nei confronti del fisico plurilingue, come si vedrà più avanti.<br>Nonostante fosse, nel ’46-’47, l’unico membro della piccola organizzazione d’intelligence tedesca ad operare in territorio italiano, è lecito assumere che le direttive date a Johannes riguardanti l’inizio delle proprie attività per l’Organisation Gehlen siano state inizialmente poco precise e piuttosto generiche. Tuttavia i due fratelli, dietro approvazione del G-2 USFET, avevano probabilmente già delineato dei compiti “di base”, su cui si sarebbe concentrata la futura attività di Johannes a Roma. Tali punti sarebbero successivamente stati riassunti dalla CIA in un documento del ’53 come segue: «collegamenti con l’Ordine di Malta; lavoro di controspionaggio nelle ex cerchie delle SS; collegamenti con il Vaticano» &lt;129. Se può apparire sensato che Reinhard e gli ufficiali statunitensi avessero incaricato Johannes di tenere d’occhio ex ufficiali nazisti nascostisi a Roma dopo la fine del conflitto, a un primo sguardo il legame fra il fisico nucleare e le altre due missioni assegnategli non è altrettanto ovvio. Infatti Johannes, come suo fratello e il resto della famiglia Gehlen, era protestante e, di conseguenza, può riuscire difficile immaginarsi una qualche sua attività all’interno del cattolicissimo Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), e tantomeno nella città del Vaticano. Tuttavia, come si vedrà, proprio l’Ordine di Malta si sarebbe rivelato quale “carta vincente” per l’attività d’intelligence di Johannes Gehlen in Italia, almeno per il triennio ’47-’49.<br>[NOTE]<br>116 Nota, 20 gennaio 1958, BND-Archiv, P1_2160_2_OT, doc. 045.<br>Dr. G.[ehlen, Johannes], si diresse in Italia nel 1946 […] allo scopo di costituire la base estera di Roma […]. Per fare ciò egli ha rinunciato […] a perseguire la propria carriera scientifica. Dr. G. non avrebbe di certo avuto difficoltà, una volta ripresa la vita scientifica, di ricominciare la propria attività e di ottenere una cattedra universitaria. Vi rinunciò per dedicarsi alla missione a lui assegnata nell’ambito del BND.<br>117 Lettera di Reinhard Gehlen a Gerhard Wessel, 28 novembre 1945, BND-Archiv, N1/1, doc. 028; Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>118 Lettera di Reinhard Gehlen a Gerhard Wessel, 28 novembre 1945, BND-Archiv, N1/1, doc. 028.<br>119 Ibidem.<br>120 Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>121 Ibidem.<br>122 Come emerge dai documenti del BND, precedentemente era stata scartata non solo l’ipotesi di un trasferimento di Johannes negli USA, ma anche quella di assegnargli un compito d’intelligence in dopo l’esito negativo della richiesta di permesso d’immigrazione in Svezia fatta da Johannes. Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005; R.D. Müller, Reinhard Gehlen, cit., p. 451.<br>123 Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>124 Ibidem.<br>125 Ibidem. “Fratello Hans” (traduzione testuale da “Bruder Hans” in tedesco) era uno dei vari nomi di copertura assegnati a Johannes nel corso della sua attività per l’Organisation Gehlen e il BND.<br>126 Ibidem.<br>127 In una nota del ministero dell’Interno italiano si sostiene che il rientro di Johannes a Roma risalga addirittura al maggio del ’46. Si è preferito qui dare maggiore credito alla versione del BND perché il documento italiano contiene numerosi errori riguardo alla biografia di Johannes e in quanto è probabile che il succitato documento del BND si basi su una serie di dati più affidabili. Promemoria riservatissimo da fonte sicura, senza data, ACS, Raccolte speciali, Direttiva Renzi (2014), Ministero dell’Interno, Procedimento Penale 91/97, allegato 17 all’annotazione dell’Isp. Michele Cacioppo del 3.10.2001.<br>128 Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>129 Nota su Willy Friede, 6 ottobre 1953, FOIA CIA, NWCDA, Friede, Willy Heinrich, doc. 0011.<br><strong>Sarah Anna-Maria Lias Ceide</strong>,<em> ODEUM Roma. L’Organisation Gehlen in Italia agli inizi della guerra fredda (1946-1956)</em>, Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 2022</p><p><span></span></p><p><a href="https://collasgarba.wordpress.com/2024/09/24/la-spia-tedesca-mette-le-basi-a-roma-nel-1946/" class="" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://collasgarba.wordpress.com/2024/09/24/la-spia-tedesca-mette-le-basi-a-roma-nel-1946/</a></p><p><a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1945/" target="_blank">#1945</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1946/" target="_blank">#1946</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1947/" target="_blank">#1947</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/bnd/" target="_blank">#BND</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/gehlen/" target="_blank">#Gehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/johannes-gehlen/" target="_blank">#JohannesGehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/nazisti/" target="_blank">#nazisti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/odeum/" target="_blank">#ODEUM</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/organisation/" target="_blank">#Organisation</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/reinhard-gehlen/" target="_blank">#ReinhardGehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/roma/" target="_blank">#roma</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/sarah-anna-maria-lias-ceide/" target="_blank">#SarahAnnaMariaLiasCeide</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/spionaggio/" target="_blank">#spionaggio</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/tedeschi/" target="_blank">#tedeschi</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/usa/" target="_blank">#USA</a></p>
differx<p>giovanni mari: “assalto alla fabbrica. genova 1944. i fascisti trasformano gli operai in schiavi di hitler”<br>&nbsp;</p><p>Il 16 giugno del 1944 i fascisti della Repubblica Sociale italiana spalancarono le porte delle f<br><a href="https://differx.noblogs.org/2024/06/04/genova1944-giovanni-mari/" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://</span><span class="ellipsis">differx.noblogs.org/2024/06/04</span><span class="invisible">/genova1944-giovanni-mari/</span></a><br><a href="https://mastodon.uno/tags/Resistenza" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Resistenza</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/ricostruzioni" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ricostruzioni</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/ZinesAuthors" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ZinesAuthors</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/deportazione" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>deportazione</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/fabbriche" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fabbriche</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/fascismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascismo</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/Genova" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Genova</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/GiovanniMari" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>GiovanniMari</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/intervista" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>intervista</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/Mauthausen" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Mauthausen</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/nazismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazismo</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/operai" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>operai</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/People" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>People</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/RadioOndaRossa" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>RadioOndaRossa</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/ROR" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ROR</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/RORRadioOndaRossa" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>RORRadioOndaRossa</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/SS" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>SS</span></a></p>
Pare :pace: 🚲 🌞<p>Eppure la risposta non è poi difficile.</p><p>A parte la sproporzione evidente con gli <a href="https://sociale.network/tags/eccidi" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>eccidi</span></a> degli occupanti <a href="https://sociale.network/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> e dei loro alleati <a href="https://sociale.network/tags/fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascisti</span></a>, c'è un altro argomento molto chiaro.</p><p>Su ogni versante, in ogni <a href="https://sociale.network/tags/guerra" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>guerra</span></a> vengono commessi, sempre, <a href="https://sociale.network/tags/crimini" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>crimini</span></a> atroci. Questo chi ha abbattuto il <a href="https://sociale.network/tags/fascismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascismo</span></a> in Italia lo sapeva bene.<br>Non è un caso che nella carta della <a href="https://sociale.network/tags/Costituzione" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Costituzione</span></a> che ne è scaturita si sia voluto scrivere che L'<a href="https://sociale.network/tags/ItaliaRipudiaLaGuerra" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ItaliaRipudiaLaGuerra</span></a>.</p><p>Questo ripudio è <a href="https://sociale.network/tags/antifascismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>antifascismo</span></a>, radicalmente.<br>:nowar:</p>
Il mago di Oz<p>Polizia internazionale e nazifascismo</p><p>di Silvio Marconi</p><p>La cooperazione internazionale tra forze di polizia fa i primi passi nel 1851 con la nascita della Unione di Polizia che riunisce 7 stati della Confederazione Germanica per lottare contro anarchici, socialisti e liberali.</p><p>Coordinamento delle polizie contro gli anarchici</p><p>Nel 1898 si svolge la </p><p><a href="https://www.magozine.it/polizia-internazionale-e-nazifascismo/" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">magozine.it/polizia-internazio</span><span class="invisible">nale-e-nazifascismo/</span></a></p><p><a href="https://mastodon.uno/tags/Storia" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Storia</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/controinformazione" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>controinformazione</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/fascismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascismo</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/nazismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazismo</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/polizia" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>polizia</span></a></p>
Il mago di Oz<p>Gli Alleati e la complessa relazione con il fascismo e il nazismo</p><p>La data del 4 giugno 1944, ossia dell’ingresso delle truppe alleate in Roma e della fuga degli ultimi reparti tedeschi, ha importanza storica, giacché si trattò della caduta della prima delle capitali non solo della enorme parte d’Europa occupata dai nazisti, ma di </p><p><a href="https://www.magozine.it/gli-alleati-e-la-complessa-relazione-con-il-fascismo-e-il-nazismo/" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">magozine.it/gli-alleati-e-la-c</span><span class="invisible">omplessa-relazione-con-il-fascismo-e-il-nazismo/</span></a></p><p><a href="https://mastodon.uno/tags/Storia" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Storia</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>fascisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/liberazione" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>liberazione</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/SecondaGuerraMondiale" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>SecondaGuerraMondiale</span></a></p>
Cafè Indipendèntzia 🎗️<p>"Grande estimatore dei filo <a href="https://sardegna.social/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> della <a href="https://sardegna.social/tags/GuardiadiFerro" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>GuardiadiFerro</span></a> romena, <a href="https://sardegna.social/tags/ClaudioMutti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ClaudioMutti</span></a> ha tradotto dei loro documenti per le <a href="https://sardegna.social/tags/edizioniAr" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>edizioniAr</span></a> di <a href="https://sardegna.social/tags/FrancoFreda" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>FrancoFreda</span></a> […] Nel 1985 si è convertito all'Islam con il nome di Omar Amine in onore del colonnello delle SS Johann von Leers (che si convertì all’Islam chiamandosi Omar Amin von Leers)." <br><a href="https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/mutti-sporchi-cattivi-ndash-biografia-claudio-mutti-382630.htm" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">dagospia.com/rubrica-3/politic</span><span class="invisible">a/mutti-sporchi-cattivi-ndash-biografia-claudio-mutti-382630.htm</span></a></p><p>Io lo poggio qui.</p>
RØb€rtO :verified: 🇪🇺 #FBPE<p>La <a href="https://mastodon.uno/tags/Germania" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Germania</span></a> vieta i <a href="https://mastodon.uno/tags/finanziamenti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>finanziamenti</span></a> pubblici ai gruppi <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a>. </p><p>In Italia il <a href="https://mastodon.uno/tags/5xmille" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>5xmille</span></a> può andare a <a href="https://mastodon.uno/tags/nostalgici" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nostalgici</span></a> e <a href="https://mastodon.uno/tags/neofascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>neofascisti</span></a>.</p><p><a href="https://mastodon.uno/tags/24gennaio" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>24gennaio</span></a> </p><p><a href="https://lespresso.it/c/politica/2024/1/24/la-germania-vieta-i-finanziamenti-pubblici-ai-gruppi-nazisti-in-italia-il-5xmille-puo-andare-a-nostalgici-e-neofascisti/49795" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://</span><span class="ellipsis">lespresso.it/c/politica/2024/1</span><span class="invisible">/24/la-germania-vieta-i-finanziamenti-pubblici-ai-gruppi-nazisti-in-italia-il-5xmille-puo-andare-a-nostalgici-e-neofascisti/49795</span></a></p>
:idle: OpenSoul :verified:<p><span class="h-card" translate="no"><a href="https://sociale.network/@gubi" class="u-url mention" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">@<span>gubi</span></a></span> E' chiaramente quello il progetto, ormai neanche lo nascondono più 😠 </p><p>Ma ancora guai a dire mezza parola su <a href="https://mastodon.uno/tags/Israele" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Israele</span></a>: ora più di prima si diventa AUTOMATICAMENTE <a href="https://mastodon.uno/tags/antisemiti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>antisemiti</span></a> se non proprio <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> .</p><p>Un ricatto morale vergognoso e inaccettabile.</p>
lumieres<p>Forse si sta esagerando nel chiamare fascisti quelli di Lucca Comics.</p><p>Mica tutti quelli che simpatizzano per Salvini, Israele, cancellano sui social i commenti pro-palestina, negano le strade a Partigiani come Pertini, dai insomma, mica è Predappio dove sfilano in costum...</p><p>Divise naziste, svastiche e celtiche, con tanto di carro armato in scala al seguito per la loro “sfilata”.<br><a href="https://www.wired.it/attualita/media/2019/11/04/nazisti-lucca-comics-travestimento/" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">wired.it/attualita/media/2019/</span><span class="invisible">11/04/nazisti-lucca-comics-travestimento/</span></a></p><p>Anima nera di Lucca: <a href="https://sedestra.substack.com/p/lanima-nera-di-lucca" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://</span><span class="ellipsis">sedestra.substack.com/p/lanima</span><span class="invisible">-nera-di-lucca</span></a></p><p><a href="https://mastodon.world/tags/LuccaComics" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>LuccaComics</span></a> <a href="https://mastodon.world/tags/Fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Fascisti</span></a> <a href="https://mastodon.world/tags/Nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Nazisti</span></a></p>
Mauro Vanetti<p>Ai cacciatori di antisemiti che setacciano post, volantini e manifestazioni pro-<a href="https://livellosegreto.it/tags/Palestina" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Palestina</span></a> segnalo che domenica prossima a <a href="https://livellosegreto.it/tags/Pavia" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Pavia</span></a> alle 18:30 si terrà una manifestazione di neonazisti con l'avallo di Questura e Prefettura, cioè del governo. Sono letteralmente <a href="https://livellosegreto.it/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> convinti che avesse ragione Hitler e che nella pubblicità dell'evento parlano di commemorare un «camerata».<br>Qualche autorità li ostacolerà? Ovviamente no, perché a nessuna autorità in realtà frega nulla dell'<a href="https://livellosegreto.it/tags/antisemitismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>antisemitismo</span></a> vero.</p>
:idle: OpenSoul :verified:<p><span class="h-card" translate="no"><a href="https://mastodon.uno/@Nick44" class="u-url mention" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">@<span>Nick44</span></a></span> <a href="https://mastodon.uno/tags/Guterres" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Guterres</span></a> tuttavia dice cose *oggettive*, non invenzioni. E, ribadisco, non ha MAI giustificato, neache lontanamente, la barbarie di <a href="https://mastodon.uno/tags/Hamas" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Hamas</span></a>, basta ascoltare cosa ha detto.</p><p>Ma sono 57 anni di violazioni *palesi* e abnormi del diritto internazionale da parte di <a href="https://mastodon.uno/tags/israele" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>israele</span></a>, ma va bene così, e non bisogna dire nulla altrimenti si diventa <a href="https://mastodon.uno/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> <a href="https://mastodon.uno/tags/antisemiti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>antisemiti</span></a> all'istante, apriti cielo.<br>Converrai che con questo modo di ragionare e di contrapporsi, non si va avanti da nessuna parte, e infatti...</p>
Davide Tommasin ዳቪድ<p>Spunti di riflessione...<br>I <a href="https://sociale.network/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> dicevano "Dio è con noi".<br><a href="https://sociale.network/tags/Meloni" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Meloni</span></a> è andata anche oltre con la <a href="https://sociale.network/tags/propaganda" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>propaganda</span></a> dichiarando di voler dfendere Dio🤦‍♂️</p>
Capricorno<p>12 agosto 1944, Sant'Anna in Stazzema</p><p><a href="https://livellosegreto.it/tags/Fascisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Fascisti</span></a> e <a href="https://livellosegreto.it/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a> massacrano 560 civili in 3 ore, 65 erano bambini sotto i 10 anni, Anna Pardini aveva 20 giorni.</p><p>Bambini, donne, vecchi e uomini.</p><p>Chi sventola bandiere celtiche o fa il saluto fascista dovrebbe solo vergognarsi, *SE* una coscienza ce l'ha.</p><p><a href="https://www.globalist.it/culture/2023/08/12/quei-fascisti-che-trucidarono-insieme-ai-nazisti-uomini-donne-e-bambini-a-sant-anna-di-stazzema/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">globalist.it/culture/2023/08/1</span><span class="invisible">2/quei-fascisti-che-trucidarono-insieme-ai-nazisti-uomini-donne-e-bambini-a-sant-anna-di-stazzema/</span></a></p><p><a href="https://www.globalist.it/culture/2023/08/12/sant-anna-in-stazzema-l-orribile-massacro-nazista/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"><span class="invisible">https://www.</span><span class="ellipsis">globalist.it/culture/2023/08/1</span><span class="invisible">2/sant-anna-in-stazzema-l-orribile-massacro-nazista/</span></a></p><p><a href="https://livellosegreto.it/tags/antifascismo" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>antifascismo</span></a></p>
stefania maurizi<p>ecco perché dico che è importante spiegare alle <a href="https://mastodon.social/tags/Donne" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Donne</span></a> di NON parlare con <a href="https://mastodon.social/tags/FondamentalistiReligiosi" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>FondamentalistiReligiosi</span></a> delle <a href="https://mastodon.social/tags/StanzeDiAscolto" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>StanzeDiAscolto</span></a>:alcune organizzazioni contro <a href="https://mastodon.social/tags/aborto" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>aborto</span></a> hanno contatti con estrema destra, per non dire <a href="https://mastodon.social/tags/nazisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>nazisti</span></a>, <a href="https://mastodon.social/tags/suprematisti" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>suprematisti</span></a><br>Che uso faranno delle informazioni sulle <a href="https://mastodon.social/tags/donne" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>donne</span></a>?</p>