Collasgarba <a href="https://collasgarba.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/09/roma-041.jpg" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank"></a>Foto: Daniela De Santi <p>In una <a href="https://bigarella.wordpress.com/2024/09/24/dopo-la-sconfitta-delle-sinistre-nel-48-la-caccia-al-nemico-rosso-divenne-un-elemento-centrale-degli-apparati-di-sicurezza-interna/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">prospettiva</a> complessiva i contesti tedesco e italiano spiegano le circostanze peculiari in cui nel ’46 nacque l’ODEUM Roma, base estera dell’Organisation <a href="http://storiaminuta.altervista.org/lorganisation-gehlen-era-nata-dalla-collaborazione-di-reinhard-gehlen-con-lintelligence-militare-statunitense-nel-1946/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">Gehlen</a> nella capitale italiana. Tre elementi in particolare emergono in tal senso: l’influenza statunitense in Europa, in particolar modo nell’ambito dell’intelligence, il crescente anticomunismo e, infine, il criterio di continuità/discontinuità. Johannes Gehlen, nonostante fosse privo di esperienza pratica nel campo dell’intelligence, sarebbe riuscito a servirsi, seppur non sempre con successo, delle opportunità spionistiche di carattere internazionale venutesi a creare in Italia e nella RFT agli inizi della guerra fredda. Nei seguenti paragrafi si effettuerà non solo una parziale ricostruzione biografica del futuro capo dell’ODEUM Roma – dall’infanzia nella capitale italiana alla sua carriera accademica da fisico nucleare fino al suo ingresso nella neonata Organisation Gehlen nel ’46 – ma si tenterà anche di mettere a fuoco alcuni aspetti del suo rapporto con il fratello minore Reinhard, il quale avrebbe permesso a Johannes di imboccare la strada della carriera nel mondo dell’intelligence senza una opportuna esperienza in questo campo.<br>[…] Al fine di ricostruire in modo accurato e coerente la storia e l’evoluzione dell’ODEUM Roma, è indispensabile prendere in considerazione, nella qui presente analisi, anche la biografia di Johannes Gehlen, futuro capo della suddetta base estera. Scegliere di non attribuire un peso fondamentale a Johannes e all’influenza da lui esercitata sul processo di costituzione e sulle attività dell’ODEUM Roma, renderebbe infatti un’analisi delle attività dell’Organisation Gehlen in Italia tra gli anni 1946-1956 incompleta, se non addirittura impossibile. In tal senso, mettere in risalto alcuni eventi della biografia di Johannes che sono nettamente antecedenti all’arco temporale preso in analisi qui, si rende necessario per due motivi in particolare. In primo luogo, capire e analizzare una serie di aspetti dell’infanzia e degli anni giovanili del futuro capo dell’ODEUM Roma è funzionale al fine di comprendere meglio le attività d’intelligence da lui svolte a partire dal ’46, così come gli esiti di queste ultime. In secondo luogo, alcuni aspetti biografici che saranno presi in analisi di seguito sono stati – e sono ancora – oggetto di dibattito tra gli storici e dunque è opportuno dedicarvi un breve excursus.<br>[…] “Dr. G.[ehlen, Johannes] ist 1946 […] nach Italien gegangen, um die Außenstelle Rom zu errichten […]. Er hat damit auf eine Weiterführung seiner wissenschaftlichen Karriere verzichtet […] Es wäre Dr. G. ohne weiteres möglich gewesen, nach dem wieder in Gang Kommen [sic.] des wissenschaftlichen Lebens seine Tätigkeit […] wieder aufzunehmen und eine Professur zu erhalten. Zugunsten des ihm zugeteilten Auftrages innerhalb des BND verzichtete er darauf” <116.<br>L’appena citato documento del BND, redatto nel 1958, lascia intravedere alcune delle dinamiche principali che ebbero luogo dietro le quinte nel ’46 e che infine avrebbero condotto Johannes nuovamente in terra italiana; non più come fisico, ma per la prima volta come “professionista d’intelligence”. Anche se risulta dunque chiaro che era stato Reinhard Gehlen a soccorrere il fratello maggiore in difficoltà, è comunque lecito interrogarsi cosa esattamente sia accaduto a cavallo tra il ’45 e il ’46 che avrebbe riunito i due fratelli non solo sul piano privato, ma anche su quello professionale.<br>Dettagli importanti a tal proposito si evincono da una lettera scritta da Reinhard Gehlen al suo vice Wessel nel novembre del ’45. Come si è visto, al tempo Reinhard si trovava ancora in Virginia e, di conseguenza, gli era del tutto impossibile intervenire personalmente in aiuto di Johannes. Rivolgendosi a Wessel con «due richieste personali», Reinhard informava il suo uomo più fidato di aver ricevuto una nota dal fratello Johannes nell’agosto del ’45: egli sarebbe stato ancora a Heidelberg, in condizioni di salute piuttosto critiche, senza denaro e senza lavoro <117. L’ex capo di Fremde Heere Ost chiedeva dunque a Wessel di andare a trovare suo fratello maggiore appena possibile e aggiungeva: «forse c’è persino la possibilità di impiegarlo nell’ambito delle Sue [di Wessel] attività» <118. Nella succitata lettera non venivano ancora specificate le ipotetiche mansioni che Johannes avrebbe dovuto svolgere per conto della nascente Organisation Gehlen. Piuttosto la proposta di un suo impiego veniva da Reinhard presentata come “soluzione temporanea”. Infatti, stando all’ex capo di Fremde Heere Ost, suo fratello avrebbe coltivato «la speranza remota di trovare un impiego come fisico negli Stati Uniti» e, se tale prospettiva dovesse infine andare in porto, scriveva Reinhard, «forse c’è la possibilità di una qualche occupazione fino ad allora» all’interno dell’Operation Rusty <119.<br>Così, a meno di due mesi dalla stesura della succitata lettera, Wessel si sarebbe recato a Heidelberg, accompagnato da due ufficiali dell’USFET statunitense. Il suo primo incontro con il fisico nucleare veniva ricordato da Wessel nel proprio diario e risulta subito chiaro che Johannes non abbia fatto buona impressione né su Wessel né sui suoi accompagnatori statunitensi. Infatti nella nota diaristica del 16 gennaio 1946 il vice di Reinhard scriveva: «G.[ehlen, Reinhard] vuole che suo fratello venga negli USA. Su tutti fa un’impressione arrogante e poco affidabile.» <120 Uno degli ufficiali statunitensi avrebbe persino commentato che un trasferimento di Johannes oltreoceano sarebbe poco raccomandabile, in quanto «nuocerebbe solamente al signor Gehlen [Reinhard] e al suo gruppo» <121. Se Wessel e i suoi accompagnatori abbiano riferito i propri dubbi riguardanti Johannes a Reinhard una volta rientrati da Heidelberg non è possibile stabilirlo, ma è improbabile. Certo è solo che l’ipotesi di ricongiungere i fratelli negli Stati Uniti non avrebbe avuto seguito.<br>Piuttosto, nell’ottobre del ’46, l’antagonista di Reinhard Gehlen, Hermann Baun, fu incaricato di occuparsi di Johannes e di organizzare il suo rientro in Italia. Anche se non ci sono documenti per provarlo con certezza, è probabile che a questo punto sia già stato stabilito che l’ex fisico nucleare avrebbe dovuto fungere da “punto di riferimento italiano” dell’Organisation Gehlen <122. Infatti Johannes avrebbe viaggiato sotto protezione del “reparto Informazioni” di Baun, accompagnato da due dei suoi uomini, i quali avevano il compito di portare il fisico disoccupato illegalmente nella capitale italiana <123. Tuttavia il viaggio avrebbe presto preso una piega inaspettata: «egli [Johannes] e i suoi due accompagnatori furono scoperti dopo aver varcato il confine in Alto Adige, furono arrestati e portati in carcere a Bolzano e poi a Milano» <124. Caduto così nelle mani della polizia italiana, i piani di Johannes sembrarono dunque svanire già poco dopo la partenza. Ma, fortunatamente, sarebbe intervenuto ancora una volta Reinhard, dando una mano al fratello maggiore in difficoltà. Poco dopo il loro arresto, infatti, Johannes e i due uomini di Baun vennero rilasciati grazie all’intervento del G-2 USFET, allertato da Reinhard circa lo sfortunato viaggio dei tre uomini. Da quel momento in poi, come emerge dalle stesse carte del BND, si perdono le tracce degli spostamenti precisi di Johannes: «Quando e come fratello Hans sia infine giunto a Roma non risulta dai documenti d’archivio» <125. Considerando che la partenza per l’Italia di Johannes risale all’ottobre del ’46 e che i documenti BND collocano l’inizio ufficiale delle sue attività d’intelligence nella capitale italiana alla fine del dello stesso anno <126, si può dunque supporre che egli tornò a Roma tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre del 1946 <127.<br>Il rientro di Johannes nel suo paese nativo sarebbe così avvenuto in un momento molto particolare per l’Italia: il Referendum del giugno 1946 aveva da poco istituito la repubblica come forma di governo, le forze d’occupazione alleate si stavano preparando alla ritirata e il paese stava guardando con speranza verso il futuro. Tuttavia il ’46 vide anche la crisi dell’Iran e il celebre discorso di Churchill a Fulton, eventi che contribuirono al graduale incrinarsi dei rapporti fra URSS e USA. La guerra fredda era ancora nei suoi stadi embrionali, ma ben presto l’Italia – come tutto il resto del mondo – avrebbe risentito delle conseguenze del rapido inasprirsi dell’antagonismo Est-Ovest.<br><em>Un futuro incerto: Johannes Gehlen e l’inizio dell’attività d’intelligence a Roma</em><br>Nel gennaio del 1947 Johannes Gehlen aveva da poco fatto ritorno nella sua città d’origine. Come si è visto, la strada che lo aveva ricondotto lì era stata lunga e non poco faticosa. Lo stress non sarebbe stato alleviato dall’arrivo nella capitale: ora l’ex fisico era solo – la moglie Agda e la figlia Christina erano ancora in Svezia -, senza documenti e del tutto dipendente dalla posta, lenta e inaffidabile nell’immediato dopoguerra, come unica via di comunicazione con il fratello Reinhard e i suoi supervisori statunitensi in Germania.<br>Tuttavia, come è stato detto, l’ex fisico nucleare diventato “spia” nel corso di un solo anno, avrebbe iniziato a lavorare per il neonato servizio del fratello Reinhard a partire dal tardo ’46 e a tale scopo gli venne assegnato il suo nome in codice interno: S-1933. Nel sistema dei codici interni all’Organisation Gehlen la lettera “S” posta davanti ai numeri significava Sonderverbindung, ovvero – testualmente – “collegamento speciale”. In qualità di Sonderverbindung, Johannes sembra aver rivestito una posizione precaria, in quanto «non era un impiegato a tempo pieno» <128. Questa posizione “secondaria” inizialmente assegnata al maggiore dei fratelli Gehlen può apparire quale primo segno delle riserve che molti membri dell’Operation Rusty – sia tedeschi che statunitensi – sembravano avere nei confronti del fisico plurilingue, come si vedrà più avanti.<br>Nonostante fosse, nel ’46-’47, l’unico membro della piccola organizzazione d’intelligence tedesca ad operare in territorio italiano, è lecito assumere che le direttive date a Johannes riguardanti l’inizio delle proprie attività per l’Organisation Gehlen siano state inizialmente poco precise e piuttosto generiche. Tuttavia i due fratelli, dietro approvazione del G-2 USFET, avevano probabilmente già delineato dei compiti “di base”, su cui si sarebbe concentrata la futura attività di Johannes a Roma. Tali punti sarebbero successivamente stati riassunti dalla CIA in un documento del ’53 come segue: «collegamenti con l’Ordine di Malta; lavoro di controspionaggio nelle ex cerchie delle SS; collegamenti con il Vaticano» <129. Se può apparire sensato che Reinhard e gli ufficiali statunitensi avessero incaricato Johannes di tenere d’occhio ex ufficiali nazisti nascostisi a Roma dopo la fine del conflitto, a un primo sguardo il legame fra il fisico nucleare e le altre due missioni assegnategli non è altrettanto ovvio. Infatti Johannes, come suo fratello e il resto della famiglia Gehlen, era protestante e, di conseguenza, può riuscire difficile immaginarsi una qualche sua attività all’interno del cattolicissimo Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), e tantomeno nella città del Vaticano. Tuttavia, come si vedrà, proprio l’Ordine di Malta si sarebbe rivelato quale “carta vincente” per l’attività d’intelligence di Johannes Gehlen in Italia, almeno per il triennio ’47-’49.<br>[NOTE]<br>116 Nota, 20 gennaio 1958, BND-Archiv, P1_2160_2_OT, doc. 045.<br>Dr. G.[ehlen, Johannes], si diresse in Italia nel 1946 […] allo scopo di costituire la base estera di Roma […]. Per fare ciò egli ha rinunciato […] a perseguire la propria carriera scientifica. Dr. G. non avrebbe di certo avuto difficoltà, una volta ripresa la vita scientifica, di ricominciare la propria attività e di ottenere una cattedra universitaria. Vi rinunciò per dedicarsi alla missione a lui assegnata nell’ambito del BND.<br>117 Lettera di Reinhard Gehlen a Gerhard Wessel, 28 novembre 1945, BND-Archiv, N1/1, doc. 028; Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>118 Lettera di Reinhard Gehlen a Gerhard Wessel, 28 novembre 1945, BND-Archiv, N1/1, doc. 028.<br>119 Ibidem.<br>120 Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>121 Ibidem.<br>122 Come emerge dai documenti del BND, precedentemente era stata scartata non solo l’ipotesi di un trasferimento di Johannes negli USA, ma anche quella di assegnargli un compito d’intelligence in dopo l’esito negativo della richiesta di permesso d’immigrazione in Svezia fatta da Johannes. Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005; R.D. Müller, Reinhard Gehlen, cit., p. 451.<br>123 Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>124 Ibidem.<br>125 Ibidem. “Fratello Hans” (traduzione testuale da “Bruder Hans” in tedesco) era uno dei vari nomi di copertura assegnati a Johannes nel corso della sua attività per l’Organisation Gehlen e il BND.<br>126 Ibidem.<br>127 In una nota del ministero dell’Interno italiano si sostiene che il rientro di Johannes a Roma risalga addirittura al maggio del ’46. Si è preferito qui dare maggiore credito alla versione del BND perché il documento italiano contiene numerosi errori riguardo alla biografia di Johannes e in quanto è probabile che il succitato documento del BND si basi su una serie di dati più affidabili. Promemoria riservatissimo da fonte sicura, senza data, ACS, Raccolte speciali, Direttiva Renzi (2014), Ministero dell’Interno, Procedimento Penale 91/97, allegato 17 all’annotazione dell’Isp. Michele Cacioppo del 3.10.2001.<br>128 Betr.: BND und Vatikan, 22 settembre 1982, BND-Archiv, 42507, doc. 005.<br>129 Nota su Willy Friede, 6 ottobre 1953, FOIA CIA, NWCDA, Friede, Willy Heinrich, doc. 0011.<br><strong>Sarah Anna-Maria Lias Ceide</strong>,<em> ODEUM Roma. L’Organisation Gehlen in Italia agli inizi della guerra fredda (1946-1956)</em>, Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 2022</p><p><span></span></p><p><a href="https://collasgarba.wordpress.com/2024/09/24/la-spia-tedesca-mette-le-basi-a-roma-nel-1946/" class="" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://collasgarba.wordpress.com/2024/09/24/la-spia-tedesca-mette-le-basi-a-roma-nel-1946/</a></p><p><a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1945/" target="_blank">#1945</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1946/" target="_blank">#1946</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/1947/" target="_blank">#1947</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/bnd/" target="_blank">#BND</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/gehlen/" target="_blank">#Gehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/johannes-gehlen/" target="_blank">#JohannesGehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/nazisti/" target="_blank">#nazisti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/odeum/" target="_blank">#ODEUM</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/organisation/" target="_blank">#Organisation</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/reinhard-gehlen/" target="_blank">#ReinhardGehlen</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/roma/" target="_blank">#roma</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/sarah-anna-maria-lias-ceide/" target="_blank">#SarahAnnaMariaLiasCeide</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/spionaggio/" target="_blank">#spionaggio</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/tedeschi/" target="_blank">#tedeschi</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://collasgarba.wordpress.com/tag/usa/" target="_blank">#USA</a></p>