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#archivio

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oggi, 5 aprile, a milano: “ri-materializzazione del linguaggio. 1978-2022”

incontro per
RIMATERIALIZZAZIONE DEL LINGUAGGIO. 1978-2022
con Gaia Ginevra Giorgi, Cristiana Perrella, Andrea Viliani

OGGI, 5 aprile, dalle 20
Viale Stelvio 66, Milano
FREE ENTRY

OGGI, sabato 5 aprile, dalle ore 20, nel nuovo spazio di Frittelli Arte Contemporanea e Galleria Michela Rizzo, Cristiana Perrella e Andrea Viliani presentano Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978–2022, il primo tentativo di una ricostruzione filologica della mostra seminale Materializzazione del linguaggio, curata nel 1978 da Mirella Bentivoglio e dedicata alle esplorazioni verbo-visive di ottanta artiste internazionali.

A seguire, in connessione con la ricerca di Bentivoglio, un intervento performativo di Giorgi interroga la rimessa in circolo dei documenti di un archivio impossibile (registrazioni deteriorate, found sounds, lettere mai inviate, pagine di diario, appunti, materiali di scarto) come modo di invenzione di nuovi futuri e temporalità.

L’evento è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Antonio Dalle Nogare.

milano, 5 aprile: “ri-materializzazione del linguaggio. 1978-2022”

incontro per
RIMATERIALIZZAZIONE DEL LINGUAGGIO. 1978-2022
con Gaia Ginevra Giorgi, Cristiana Perrella, Andrea Viliani

5 aprile, dalle 20
Viale Stelvio 66, Milano
FREE ENTRY

Sabato 5 aprile, dalle ore 20, nel nuovo spazio di Frittelli Arte Contemporanea e Galleria Michela Rizzo, Cristiana Perrella e Andrea Viliani presentano Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978–2022, il primo tentativo di una ricostruzione filologica della mostra seminale Materializzazione del linguaggio, curata nel 1978 da Mirella Bentivoglio e dedicata alle esplorazioni verbo-visive di ottanta artiste internazionali.

A seguire, in connessione con la ricerca di Bentivoglio, un intervento performativo di Giorgi interroga la rimessa in circolo dei documenti di un archivio impossibile (registrazioni deteriorate, found sounds, lettere mai inviate, pagine di diario, appunti, materiali di scarto) come modo di invenzione di nuovi futuri e temporalità.

L’evento è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Antonio Dalle Nogare.

memory ciak 2025 / premio zavattini / aamod

APERTE LE ISCRIZIONI PER MEMORY CIAK 2025
COL PREMIO CESARE ZAVATTINI, IL REPERTORIO AAMOD,
IL ROMANZO DI LIBERETÀ
PRIMA ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI VENEZIANE
CON BOOKCIAK, AZIONE!

Lo scambio e il dialogo tra generazioni, i temi del lavoro e della solidarietà tornano anche quest’anno con Memory Ciak, sezione speciale del Premio Bookciak, Azione! 2025, realizzata con la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS e il Premio Cesare Zavattini, in collaborazione con Spi-CGIL, LiberEtà.

La seconda vita di Astolfo Barchiera di Lorenzo Chiabrera (LiberEtà, 2024) è il romanzo di riferimento per la creazione di un bookciak (corto sperimentale di max tre minuti) nell’ambito della speciale sezione dedicata alla memoria. I concorrenti (entro i 35 anni) possono quindi ispirarsi a queste pagine utilizzando gratuitamente il prezioso materiale della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), ed essere premiati alla Mostra del Cinema di Venezia, nell’ambito di Bookciak, Azione! 2025, premio cine-letterario ed evento in chiusura delle Giornate degli Autori, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, che si svolgerà al Lido di Venezia, in collaborazione col Sindacato Giornalisti Cinematografici (SNGCI). La direzione del Premio Zavattini sceglierà il cortometraggio vincitore della sezione Memory Ciak.

Il Premio Bookciak, Azione! si propone come prezioso laboratorio creativo per i giovani filmmaker. Tutti gli interessati, entro 35 anni, possono concorrere gratuitamente – e quindi partecipare a una vetrina importante come il Festival di Venezia e poi andare in tour tutto l’anno tra altri festival italiani e stranieri, tra cui Parigi e Lugano – attraverso la realizzazione dei bookciak: corti sperimentali e inediti, di massimo tre minuti, ispirati ai tre libri vincitori della IV edizione di Bookciak Legge, legati insieme, quest’anno, dal tema: “Scappo dalla città – nomadi digitali, agricoltura sostenibile, comunità energetiche, alternative di vita quotidiana”.

L’iniziativa è prodotta dall’Associazione culturale Calipso e da Bookciak Magazine (www.bookciakmagazine.it). Le iscrizioni sono aperte fino al 10 giugno 2025. Per partecipare basta inviare una mail a info@bookciak.it con recapiti e dati personali. Importante è specificare il libro scelto per realizzare il bookciak. La proiezione dei corti sarà il 5 settembre, mentre la premiazione la mattina del 6 settembre 2025 in chiusura delle Giornate degli Autori al Lido di Venezia, in collaborazione con SNGCI e Spi-CGIL.

Il Premio Cesare Zavattini Unarchive è un’iniziativa promossa dalla Fondazione AAMOD, cui possono concorrere, attraverso un bando pubblico, giovani filmmaker di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con il progetto di un cortometraggio che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico dell’a Fondazione AAMOD, degli archivi partner o di altri archivi. Tra i progetti pervenuti, una Giuria composta da cinque importanti personalità del cinema italiano sceglie nove finalisti, i cui autori e autrici hanno la possibilità di partecipare gratuitamente a un Workshop formativo e di sviluppo condotto da affermati professionisti. Al termine, la stessa Giuria seleziona tra i finalisti tre progetti vincitori che, oltre a utilizzare liberamente il materiale filmico dell’AAMOD e degli archivi partner, ricevono servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato.

Lorenzo Chiabrera, dopo una vita da dipendente pubblico a Torino, appassionato di cinema e regia ne La seconda vita di Astolfo Barchiera, vincitore del premio letterario LiberEtà 2024, racconta con tratti autobiografici il momento del pensionamento del suo protagonista. Il suo sogno più grande è girare con gli stessi attori il sequel di un film realizzato quarant’anni prima insieme ad alcuni amici di scuola. Per tutto questo servono i soldi del trattamento di fine servizio ma norme assurde spostano molto in là il tempo in cui potrà riceverli e utilizzarli. Può intanto cominciare con i preparativi e la sceneggiatura ma sarà la vita a riservargli il finale più sorprendente.

“nz”, di antonio syxty. una nota dell’autore

un’annotazione di Antonio Syxty sul suo libro NZ, da poco uscito per ikonaLíber

NOTA PER IL LETTORE

Questo libro è un estratto da una raccolta di scritti che sono parte del Primo Famoso e Improbabile Archivio di Antonio Syxty.
L’Archivio si definisce e si presenta al mondo con un nome d’avventura voluto probabilmente dal suo stesso autore e fa parte di un progetto più ampio denominato T.F.Y.L. Project: The Forty Years Later Project. Un progetto che si manifesta 40 anni dopo il suo inizio, più o meno, e non si sa perché.
NZ (con il titolo esteso di Nuova Zelanda) fa riferimento a una performance/happening avvenuta nel 1980 a Milano alla discoteca 2001 in Via Forze Armate.
Come per altri materiali di scrittura di questo archivio (in alcuni casi definito anche come Catalogo) potremmo aggiungere che il procedimento adottato segue una linea di progettazione che si articola per snodi, incroci e sovrapposizioni. All’origine c’è un soggetto che “inizia a scrivere” prima di ogni altra azione. Seguono poi altre azioni: disegni, mappe, accumulo di immagini, musiche, suoni e frammenti di ogni tipo.
In NZ il soggetto è area geografica, ma anche confine, e scia di ipotesi di azione (performance) attraverso il corpo-parola, corpo-immagine, e poi infine corpo-fisico per l’azione.
La procedura è per accumulo: scritti, disegni, fotografie, dépliant, cartoline, qualunque frammento utile che possa rientrare in un flusso e che ha lo scopo di generare quella che si impone come “frequenza”. Il corpus è governato da cuciture letture-riformulazioni, agite in un arco temporale di 40 anni.
La frequenza una volta attivata compie le sue scelte: include ed esclude in modo sempre euforico e seriale – obbedendo a un dettato piuttosto misterioso e inspiegabile, agendo in modo del tutto arbitrario, aleatorio, metamorfico.

https://www.ikona.net/antonio-syxty-nz/

https://www.facebook.com/antonio.syxty.nz.ikonaliber

https://slowforward.net/2025/03/11/esce-nz-di-antonio-syxty-nella-collana-syn_-scritture-di-ricerca-della-casa-editrice-ikonaliber/

https://www.facebook.com/61572610785201/posts/122119835918753692

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[2025-02-20] IL TIPOGRAFO - Proiezione in Sala Open 3^ Edizione @ Cinema Galliera balotta.org/event/il-tipografo

Balotta · IL TIPOGRAFO - Proiezione in Sala Open 3^ EdizioneSALA OPEN 20 FEBBRAIO - IL TIPOGRAFO Il prossimo appuntamento con la sala più indipendente della città al Cinema Teatro Galliera è fissato per Giovedì 20 Febbraio, ore 21:30, con la proiezione de Il Tipografo (55', 2022) per la regia di Stefano Pasetto. Nel maggio 1978 viene arrestato e condannato Enrico Triaca, il tipografo delle Brigate Rosse, il quale accusa di essere stato torturato. Trenta anni dopo, il Tribunale di Perugia conferma la sua versione, e dopo altri dieci anni, un agente speciale confessa di aver fatto uso della tortura. Introdurrà in video collegamento il regista Stefano Pasetto. Seguirà un dibattito post proiezione con Valerio Monteventi del Centro documentazione dei movimenti "F. Lorusso- C. Giuliani Replica il 26 Febbraio alle 19:30 SINOSSI Maggio 1978. Una settimana dopo il ritrovamento del corpo del Presidente del partito di governo, Aldo Moro, il tipografo delle Brigate Rosse, E.T., viene arrestato e torturato. All'oscuro dei progetti concreti della colonna, e pur non avendo mai usato un'arma, viene condannato a 30 anni di prigione (poi ridotti a 15), più sedici mesi per calunnia, avendo denunciato la tortura subita. Trent'anni dopo, il Tribunale di Perugia riesamina la condanna e lo scagiona dalla calunnia, confermando l'avvenuta tortura. Gennaio 1982. L'agente speciale D., partecipa ad una missione gloriosa: la liberazione del Generale USA J.L.Dozier. Neanche il tempo di celebrare le medaglie ricevute da Ronald Reagan in persona, che emergono le denunce per torture sui militanti BR. Ne seguirà un processo e condanne a vario titolo. Nel 2011, il comandante del reparto, Salvatore Genova, confessa l'utilizzo delle tecniche di tortura e il mandato istituzionale. Oggi, raccogliamo la testimonianza dei due protagonisti, su fronti opposti, che rivivono e riconsiderano quelle scelte, una volta cadute le spinte ideologiche e cicatrizzate le ferite. Le due parabole umane si specchiano una nell'altra. Programma qui https://openddb.it/sala-open/ [https://openddb.it/sala-open/] https://openddb.it/film/il-tipografo/ [https://openddb.it/film/il-tipografo/]

IL TIPOGRAFO - Proiezione in Sala Open 3^ Edizione

<p>Cinema Galliera, giovedì 20 febbraio alle ore 21:30 CET</p><p>SALA OPEN 20 FEBBRAIO - IL TIPOGRAFO</p><p>Il prossimo appuntamento con la sala più indipendente della città al Cinema Teatro Galliera è fissato per Giovedì 20 Febbraio, ore 21:30, con la proiezione de Il Tipografo (55', 2022) per la regia di Stefano Pasetto.</p><p>Nel maggio 1978 viene arrestato e condannato Enrico Triaca, il tipografo delle Brigate Rosse, il quale accusa di essere stato torturato. Trenta anni dopo, il Tribunale di Perugia conferma la sua versione, e dopo altri dieci anni, un agente speciale confessa di aver fatto uso della tortura.</p><p>Introdurrà in video collegamento il regista Stefano Pasetto.<br>Seguirà un dibattito post proiezione con Valerio Monteventi del Centro documentazione dei movimenti "F. Lorusso- C. Giuliani</p><p>Replica il 26 Febbraio alle 19:30</p><p></p><p><em>SINOSSI</em><br>Maggio 1978. Una settimana dopo il ritrovamento del corpo del Presidente del partito di governo, Aldo Moro, il tipografo delle Brigate Rosse, E.T., viene arrestato e torturato. All'oscuro dei progetti concreti della colonna, e pur non avendo mai usato un'arma, viene condannato a 30 anni di prigione (poi ridotti a 15), più sedici mesi per calunnia, avendo denunciato la tortura subita. Trent'anni dopo, il Tribunale di Perugia riesamina la condanna e lo scagiona dalla calunnia, confermando l'avvenuta tortura.<br>Gennaio 1982. L'agente speciale D., partecipa ad una missione gloriosa: la liberazione del Generale USA J.L.Dozier. Neanche il tempo di celebrare le medaglie ricevute da Ronald Reagan in persona, che emergono le denunce per torture sui militanti BR. Ne seguirà un processo e condanne a vario titolo.<br>Nel 2011, il comandante del reparto, Salvatore Genova, confessa l'utilizzo delle tecniche di tortura e il mandato istituzionale. Oggi, raccogliamo la testimonianza dei due protagonisti, su fronti opposti, che rivivono e riconsiderano quelle scelte, una volta cadute le spinte ideologiche e cicatrizzate le ferite. Le due parabole umane si specchiano una nell'altra.</p><p>Programma qui<br><br><a target="_blank" href="openddb.it/sala-open/"><strong>openddb.it/sala-open/</strong></a><br><a target="_blank" href="openddb.it/film/il-tipografo/"><strong>openddb.it/film/il-tipografo/</strong></a></p>

balotta.org/event/il-tipografo

importocto pazzocto con frittura dei post in olio vecchio!

Dopo questo grandissimo consolidamento del frittomistocto, possibile solo grazie alla rivisitata incarnazione del sito altervistiaco, è questo il momento perfetto per iniziare a potenziare l’operazione come mai prima d’ora; come non ebbi vero modo di fare né all’inizio più di un anno fa, né ancora prima ai tempi di altri mezzi… 🚀

E quindi, da oggi, devo pensare ad importare un marasma di vecchi post, da una caterva di diverse sorgenti, alcune lost media ed altre non abbastanza, così da poter forse raggiungere lo stato ultimo di cuoppo digitale perfetto, la più grande repository centralizzata al mondo di stronzate editorializzate da una ragazza magica italica, non particolarmente ordinata ma comunque superiore a qualunque altra offerta sul mercato! 💉

E beh, importare i circa 200 post fatti sull’Octo Media Journal nel suo misero mese di vita non è stato un problema: mi è bastato esportare dall’altro WordPress, fare un grezzissimo (usa e getta) script pitonico per aggiungere un campo specifico a Yoast SEO per ogni post nell’XML — per avere il link canonico che punta al sito originale, che sennò i motori di ricerca si incazzato — e poi presto, tool di importazione, e dopo una decina di minuti aveva finito, con anche tutti i media clonati. 🤯

Controllare che fosse stato importato effettivamente tutto, scorrendo a mano pagine e pagine perché io ormai del software non mi fido, è stato certamente seccante… Ma mai quanto l’idea che dovrò ricopiare anni di post sformatissimi, disordinati oltre ogni limite umano, dagli svariati vecchi Telegram in primo luogo e poi se possibile anche dal Fediverso… rigorosamente a mano, perché c’era un’epoca in cui scrivevo una frase a messaggio, e chiaramente un post di blog deve raccoglierli bene; non c’è script che tenga per quelli. 🥶

Per giunta, stava per scattare pure il disastro, nel momento in cui ho dunque iniziato a trasferire col copia e incolla messaggi vecchi, andando a ritroso da quelli appena dal giorno prima dell’allora inaugurazione del nuovo #microblogocttil plugin ActivityPub ripubblicherebbe ogni cosa sul Fediverso, anche se la data è impostata vecchia di anni, come se fosse del presente! E me ne sono accorta subito solo perché uno di una manciata di post ha ricevuto un like… quindi devo stare molto attenta a selezionare “Do not federate” per questi vecchi postacci (e ho dovuto proprio temporaneamente disattivarlo per fare l’importazione XML senza danni, poi). 🕳️

Tutto questo comunque dovrò completarlo senza influire sulla pubblicazione giornaliera, quindi andando piano piano, sperando di raggiungere l’obiettivo 100% con giusto un pochino di lavoro giornaliero… perché non posso realisticamente mettermi tutto il giorno a fare solo questo lavoraccio cinese, nonostante sarebbe forse la cosa più conveniente per l’umanità… O, forse, è meglio lasciar stare e vendere invece gli Octo Lost Media come libro su Amazon? 🙀

“fortopia” : forte prenestino, audio e link alla pagina (alle pagine)

FORTOPIA
dall’omonimo libro
lettura a cura del CSOA Forte Prenestino

Non un punto di arrivo, ma il gradino da cui ripartire per continuare a costruire insieme mille mondi possibili. Perché la Fortopía non è un’utopia, qualcosa che si allontana sempre più. La Fortopía è un’eterotopia, un luogo che una volta passato il ponte e superato il cancello è reale, presente e pulsante; un luogo dove il possibile si espande nel potenziale senza allontanarsi dal reale, divenendo concreto e praticabile. Tutto ciò non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata negli anni la partecipazione di tanti e tante che con la loro presenza hanno dato senso a questa esperienza, rendendola patrimonio di tutt*. Una storia collettiva. Il punto di vista di centomila pazz*, tante prospettive che illuminano un unico grande cuore pulsante. E un senso che, dai sotterranei alla torretta, sorridente ci viene a cercare.
Molte delle persone che ci hanno attraversato oggi non ci sono più ma rimarranno sempre con noi, nei muri di questo posto, nel vento che scuote gli alberi e che ci dona un po’ di freschezza, nei ricordi e nella gioia che accompagnerà ancora questo “folle” esperimento. Guardando sempre dritto davanti avendo memoria, con le mani libere per tenersi stretti@ strett@ con la testa piena di lucida follia, costruendo mondi solidali e imperfetti.

https://archive.org/details/Fortopia (25′)
info https://www.forteprenestino.net/fortopia-il-libro

www.forteprenestino.netFortopia - il libro - C.S.O.A. Forte Prenestino

ubuweb is back – fighting with us

https://www.ubu.com/

February 1, 2025

A year ago, we decided to shutter UbuWeb. Not really shutter it, per se, but instead to consider it complete. After nearly 30 years, it felt right. But now, with the political changes in America and elseawhere around the world, we have decided to restart our archiving and regrow Ubu. In a moment when our collective memory is being systematically eradicated, archiving reemerges as a strong form of resistance, a way of preserving crucial, subversive, and marginalized forms of expression. We encourage you to do the same. All rivers lead to the same ocean: find your form of resistance, no matter how small, and go hard. It’s now or never. Together we can prevent the annihilation of the memory of the world.

#ubuweb #experimentalwriting  #scritturediricerca 
#scritturadiricerca #scritturaconcettuale #conceptualwriting 
#archive #archiving #memory #resistenza #archivio 
#archiviodelmondo #archiveoftheworld #archiviazione 

www.ubu.comUbuWeb

pezzi da ‘officina’ (ppp & es)

tutto il bisticcio tra i poetanti itali sembra essere (anzi: sicuramente è) iniziato nel remotissimo 1957, in quei due numeri di “Officina” in cui Pasolini diede a Sanguineti del “neosperimentale”, trattenendo per sé la palma della vera sperimentazione, faccenda che non andò giù all’ES, il quale da par suo rispose con la celeberrima Polemica in prosa.

frammenti di quei due numeri (il primo con PPP, giugno ’57; il secondo con ES, novembre ’57) si possono delibare, per promemoria, in pessime foto qui: PPP-ES

buona (ri)lettura.

e, mi raccomando, evitate di ereditare ‘sta roba.

 

#1957 #archivio #avaguardia #EdoardoSanguineti #ES #neosperimentalismo #Officina #Pasolini #PierPaoloPasolini #poesia #PPP #ricostruzioni #rivistaOfficina #Sanguineti #sperimentalismo #UnaPolemicaInProsa

[r] _ documentare il genocidio, conservare la memoria

per circa un anno ho seguito, visto e registrato centinaia, credo migliaia di video, immagini, audio, saggi e articoli sul genocidio sionista ai danni del popolo palestinese. (e ovviamente continuo).

“il primo genocidio in diretta, livestream“, come dice giustamente Susan Abulhawa (qui).

ho potuto e posso esporre e/o salvare una parte di quei materiali in alcuni post qui su slowforward o su differx.noblogs.org, e in vari folder Mega (dei quali ho dato e darò di volta in volta i link).

a questi strumenti ho aggiunto già da tempo il canale youtube https://youtube.com/@differx-2 e, più recentemente, l’account instagram https://www.instagram.com/palestina_it

non mi riesce di essere troppo sollecito con gli aggiornamenti, e il materiale è sovrabbondante, un vero oceano di orrore, anche non volendo estensivamente considerare le mire omicide/genocide di israele ad altri Paesi, in particolare, ora, il Libano.

ma cerco comunque di accumulare materiali, a volte annotando nei nomi dei file la data del download, per continuare a dar conto di quello che sta succedendo.

questo post vuole (1) segnalare i link citati sopra, e invitare a seguirli, nonostante la loro inevitabile incompletezza, a fronte dell’enormità del genocidio; (2) sollecitare la condivisione di video, immagini, testi ecc.; (3) preludere a un progetto (almeno progetto) di archivio del genocidio, iniziativa di testimonianza e memoria che ai Palestinesi è da noi occidentali totalmente dovuta.

#000000 #archivio #archivioDelGenocidio #Cisgiordania #colonialismo #condividere #condivisione #differx2 #differxNoblogsOrg #ff0000 #Gaza #genocide #genocidio #Israele #israeleStatoTerrorista #izrahell #Libano #link #memoria #neocolonialismo #Palestina #palestinaIt #Palestine #politica #sionismoOmicida #WestBank

carlo bordini legge “strategia” (1985, registrazione ritrovata)

https://youtu.be/EoRGM-Q5CKE?si=s_wgzbz0eXnu93_S

Audio reso disponibile nuovamente da Claudio Orlandi, su Radio Pomona, grazie a un ritrovamento di Francesco Dalessandro:

La registrazione è stata raccolta a casa di Alessandro Ricci il 10 luglio del 1985 ed è stata rinvenuta da Francesco Dalessandro fra le cose di Ricci alla sua scomparsa, avvenuta nel marzo 2004. (Alessandro Ricci è anche il protagonista della poesia “Amico” pubblicata nell’edizione Manni di “Pericolo”)

[ https://youtu.be/EoRGM-Q5CKE ]

*

su slowforward: https://slowforward.net/2021/11/10/carlo-bordini-una-lettura-inedita-di-strategia-1982-1983/

www.youtube.com - YouTubeAuf YouTube findest du die angesagtesten Videos und Tracks. Außerdem kannst du eigene Inhalte hochladen und mit Freunden oder gleich der ganzen Welt teilen.

archiviocto for real.

Lasciando stare come, anche stavolta, questa sia la dimostrazione di come proprio non ce la faccio a pensare alle cose urgenti e necessarie, e preferisco di gran lunga perdere tempo facendo lavoro finto o di utilità discutibile…

Ieri mattina ho effettivamente reso reale il famoso #archivioctt, di cui mezzo anno fa millantavo la necessità, ma che poi buttai nel dimenticatoio presa da altre cose… Forse in parte anche perché avrei voluto fare un tema personalizzato per generare il sito statico, ma quello richiede minimo qualche giorno di impegno, quindi mi è venuto lo zzz. 😆

In pratica, sarebbe un sito #pubblico, generato da repository Git pubbliche (multipli #mirror, come sempre, per sicurezza), contenente tutta la roba mia pubblica aggregata in un unico posto, poiché non si sa mai. Toh, ha le categorie, i tag, la ricerca statica full-text, e funziona pure tutto navigando da file://Godo!!! 😳🥵

Sarà fatta una pagina per indicare tutti i mirror, ma i 2 attivi ora sono https://archivioctt-61aad6.gitlab.io e https://octospacc.github.io/archivioctt/. E si può scaricare uno ZIP godibile offline da https://github.com/octospacc/archivioctt/archive/refs/heads/gh-pages.zip! (NON abusatene.) 💣💣

Per ora in realtà vengono duplicati solo i contenuti dei miei Memos, e del #microblog fritto misto. Pensare che quest’ultimo esisteva già da mesi, con Jekyll… credevo di averne parlato ma non riesco a ritrovare nessun post a riguardo, quindi… ops. Quello continuerà ad esistere, tanto mi costa più fatica toglierlo di mezzo, che semplicemente lasciare che continui ad aggiornarsi. ☺️

Dovrò allora vedere di integrare il backuppaggio anche dei miei profili di Pixelfed e Spacc BBS, nonché di roba vecchissima (post Telegram e social di anni fa), e questo mi darà altre sfide, ma… Lo mio #archivio è per ora venuto sorprendentemente bene come UX, usando un tema+generatore generico, Material for MkDocs. (Dopo averne provati tipo 5 o 10 che out-of-the-box non andavano bene, ma ci sta.) 📦

Dettagli per chi non tocca erba li avrete la prossima volta, anche perché quelli di base li dissi già, e da lì è cambiato poco: lo script di backup sul server è sempre quello, semplicemente ora #copia i post Markdown da WordPress anche sull’altra repo Git, li patcha con uno script shell quasi identico a quello per Jekyll, e con poche righe in più + un altro script sh prepara anche i #memos. 🧞‍♀️

(Ricordate che l’entropia digitale è una costante sempre più reale, che ogni giorno più del precedente mangia tutto ciò che trova sul suo percorso, con il rischio di eliminare dalla faccia della terra me e le mie cose, voi e le vostre cose, se non prendete i dovuti accorgimenti… he comes.)